L’uomo dei robot e il pasticcere
Chi c’è ai remi delle Lucie 2.0

Abbiamo scovato tre atleti particolari:Nicolò Bordoli, Michele Messina e Cesare Sancassani. Le storie sul giornale di domani

Il 31 agosto 1947 a Como, grazie ad un’intuizione del giornalista Enrico Luigi Ferrario, conosciuto come Fel, si è disputata la prima edizione del Palio del Lario. E’ stato il primo passo di una lunga storia, che tra alti e bassi (compresa pure una lunga sospensione, per le troppo polemiche e intemperanze), va avanti anche i giorni nostri. Da allora ne è passata di “acqua sotto i ponti” ma, come settantadue anni fa, è rimasto immutato il fascino delle regate con l’imbarcazione che è il simbolo dl lago di Como nel mondo e le rivalità tra i comuni e i vogatori.

Adesso è in funzione la Lucia 2.0, con la vetroresina al posto del legno, ma la fatica, aumentata dalla tipica remata in piedi, è la stessa. Allora i protagonisti erano i pescatori, che tra l’altro dovevano obbligatoriamente difendere i colori del comune di appartenenza; adesso sono operai, artigiani, pasticcieri, ex canottieri che, nella maggior parte, si allenano come dei “professionisti”. Abbiamo scovato tre atleti particolari:Nicolò Bordoli, Michele Messina e Cesare Sancassani. Le storie sul giornale di domani.

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