Canottaggio / Erba
Martedì 24 Agosto 2021
Quaglino e il boom del canottaggio
«Complimenti al lago e Lombardia»
L’intervista al comasco consigliere federale alla luce dei risultati di quest’estate
L’Italremo alle Olimpiadi di Tokyo ci ha messo del suo portando a casa tre medaglie, tra le quali l’oro di Federica Cesarini e Valentina Rodini nel doppio pesi leggeri, la prima medaglia a cinque cerchi del canottaggio azzurro femminile. È arrivato anche il bronzo di Pietro Willy Ruta nel doppio leggero maschile con Stefano Oppo, rompendo il digiuno di medaglie olimpiche comasche che durava da ben 53 anni.
Sulla scia dei successi olimpici, il lago di Como ha fatto il pieno di medaglie a Plovdiv in Bulgaria nel primo confronto iridato, il Mondiale Junior, post Tokyo 2020. Gli argenti di Giulia Magdala Clerici della Moltrasio, Giorgio Gandola della Bellagina, Serena Mossi della Lario e il bronzo di Elisa Grisoni, anche lei della Lario, sono la riprova della continua crescita del settore giovanile lariano.
Sul felice momento che sta vivendo il canottaggio azzurro , è interessante sentire il parere di Fabrizio Quaglino, il comasco consigliere nazionale della Fic, oltreché presidente del Centro Remiero Lago di Pusiano.
«Premesso che i risultati olimpici sono frutto di un lavoro di anni e anni – precisa - sarebbe scorretto attribuirli a questo consiglio. Oltre tutto la stagione non è ancora finita, pertanto non ha ancora avuto un momento di riflessione ufficiale da parte di Fic e non sta a me fare commenti e tirare conclusioni per primo. Ciò detto non posso che essere felice di quanto fatto sino ad ora, sia come lombardo e comasco, sia come dirigente federale».
Possiamo comunque parlare di successi?
Sicuramente. I risultati sino ad ora conseguiti stanno a testimoniare l’ottima salute dell’Italremo, ma soprattutto dell’ottimo lavoro svolto in condizioni veramente estreme da parte di tutti, società, dirigenti, allenatori ed atleti e non ultima la federazione.
Ritiene ci sia stata un’accelerazione post Covid?
Gli Europei a Varese e le successive tappe di Coppa del Mondo hanno dato un primo segnale importante sullo stato di forma, nonostante gli accadimenti legati all’emergenza che non ha risparmiato anche la nostra squadra olimpica, ostacolando definitivamente la possibilità di qualificare altre barche a Lucerna. I risultati poi sono agli occhi di tutti.
Entrando nello specifico?
La grande professionalità del nostro staff tecnico guidato da Franco Cattaneo ha permesso di ottenere ottimi risultati in tutti gli appuntamenti importanti, Olimpiadi comprese. Non dimentichiamo i risultati dell’Under 23 ai Mondiali, conquistando il primo posto nel medagliere, ed ora ai Mondiali juniores portando ben 13 equipaggi su 14, in finale.
Il che significa che ci sono nuove potenzialità da sviluppare?
È sicuro. Contemporaneamente lo staff tecnico ha preparato una formazione altamente qualificata per la Coupe de la Jeunesse, facendoci conquistare il trofeo anche quest’anno bissando l’ultima edizione in quel di Corgeno nel 2019.
Le premesse sono dunque buone per il futuro?
Come ho detto gli impegni non sono terminati, ma non possiamo che essere ottimisti per il completamento del calendario remiero internazionale. Un “anno” difficile che dura ormai dal marzo scorso. Ma nelle difficoltà esce la forza e la costanza dei canottieri.
Come ex presidente della Fic Lombardia?
Permettetemi di fare i complimenti sia al lago di Como sia alla Lombardia che come sempre hanno avuto un ruolo di prim’ordine in tutti gli eventi, sinonimo di grande lavoro di squadra tra la base societaria e il vertice federale.
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