Cantù è più camaleontica
Merito di Laganà e Sherma

Estese le opzioni tattiche con l’ingresso dei due “nuovi” giocatori

Della Fiori: «Con loro si sono pure aggiunte qualità ed esperienza»

Limitarsi a riferire che ora Cantù ha due giocatori in più nelle rotazioni sarebbe decisamente riduttivo. Perché gli ingressi in squadra di Marco Laganà e Giorgi Shermadini non si possono certo soltanto inquadrare come due semplici aggiunte al roster. Tutt’altro. Perché sia l’esterno sia il centro, stanno consentendo a coach Pino Sacripanti di potersi giovare di nuove opzioni tattiche. Delle quali ha tratto giovamento nelle due recenti trasferte a Caserta e in Germania.

«Non era nei piani ritrovarsi un Laganà già così pronto e utilizzabile - confessa il direttore sportivo Daniele Della Fiori -. Marco ci sta dando molto, ma inviterei l’ambiente a non mettergli troppa pressione. Ha lavorato come un matto in questi mesi ed è un ragazzo straordinario ma sarebbe controproducente gravarlo di responsabilità eccessive. Di sicuro ha della qualità, così come qualità ne ha Shermadini alla quale quest’ultimo può abbinare anche l’esperienza. Ora dovranno essere bravi i compagni a coinvolgerlo di più in attacco perché lui rappresenta un’arma preziosa. Ciò detto, il georgiano deve ancora crescere quanto a condizione fisica».

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