Sport / Cantù - Mariano
Martedì 18 Giugno 2013
Cantù-Molin, si tratta
Trinchieri: «Io resto qui»
La società al lavoro per completare lo staff tecnico di Sacripanti. Il vecchio coach, vicino al Kazan, continuerà a vivere in Brianza
Eppur si muove. E bene. C’è una buona stella nel cielo sopra la nuova Cantù. Che contribuisce, non poco, a tenere l’ambiente vispo e il morale alto.
Merito, del lavoro - h24, come dicono quelli che parlano alla moda - del nuovo allenatore e del direttore sportivo all’esordio. Pino Sacripanti è fuori Cantù, impegnato con i collegiali della Nazionale Under 20 (altro giro, nuova corsa a Mosciano Sant’Angelo), ma ha in Della Fiori una spalla importantissima.
Intanto, una delle piste da seguire è quella dello staff. Che - ammissione dello stesso Sacripanti - costituisce l’anello più forte della catena canturina. Per cui, prima si comincia dall’apparato è meglio è.
La riconferma di Nicola Brienza nelle vesti di assistente è certa, ma a ritardarne l’annuncio è il - almeno per ora - mancato accordo con Lele Molin, il vice che anche il nuovo coach gradirebbe avere al fianco. Molin garantisce continuità tecnica e un bagaglio d’esperienza che tutti i suoi colleghi si sognano. Il top, dunque, per una Cantù che guarda avanti e che punta a rimanere nell’olimpo del campionato italiano.
Campionato italiano che - Siena permettendo (via Banchi, infatti, potrebbe costituire una solida alternativa) - non dovrebbe vedere ai nastri di partenza Andrea Trinchieri. I radar, ben puntati sull’Europa, lo danno ormai accasato a Kazan, in Russia, per un’esperienza - oltreché professionale - anche di vita, vista la differenza con quel che il tecnico milanese ha fatto finora.
Ma Kazan non significa tagliare il cordone ombelicale che lo lega a Cantù. Anzi, tutto il contrario. A più riprese, infatti, Trinchieri ha fatto sapere che, comunque vada, la sua famiglia non si muoverà da Cantù. Moglie e figli in città hanno trovato l’ambiente ideale.
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