«Benvenuto Nibali, questa è casa tua»

La presenza di Vincenzo Nibali alla Gran Fondo del Lombardia ha già fatto sobbalzare i cuori agli appassionati. Come se, al moto giro del Lario, il corteo fosse aperto da Valentino Rossi. Certe opportunità te le dà solo il ciclismo, vale a dire uno sport di campioni abituati a stare in mezzo alla gente e non isolati in dorate zone riservate e inaccessibili. Dunque, la sorpresa che Rcs ha fatto agli appassionati lariani (ma non solo: su 2000 iscritti 1000 sono stranieri, percentuale pazzesca; e molti devono ancora aderire) è grande. E verte su alcune coincidenze. 1. Vincenzo un anno fa ha dato l’addio alle corse proprio al Giro di Lombardia, e il fatto di pedalare su queste strade un anno dopo, evidentemente ha fatto scattare qualcosa in lui; 2. Lo Squalo abita ancora a Lugano e si allena sempre su queste strade, dunque in qualche maniera parteciperà alla Gran Fondo di casa; 3. C’è un legame curioso tra l’ex campione e questo territorio, compresi gli organizzatori locali di CentoCantù. Una storia da raccontare. Già nel 2019, Nibali (che sta per avere il secondo figlio) era stato ospite di CentoCantù per una indimenticabile serata al mobilificio Riva. L’anno dopo addirittura c’era un accordo affinché fosse l’ospite d’onore alla presentazione del Cc Canturino, ma la cosa saltò perché era scoppiato il Covid. Non basta. Nel 2021 il manager di Nibali Johnny Carera ebbe un grave incidente stradale e parte delle cure le affrontò a Cantù, rinsaldando rapporti umani.

Cento Cantù ha accolto la novità con entusiasmo, come dice Paolo Frigerio: «Nibali è un amico del nostro territorio e la sua presenza dà lustro a una manifestazione che rimane molto importante. Il fatto che la Gran Fondo non segua l’alternanza Como-Bergamo ma resti sul tracciato di Como dice quanto è importante per gli appassionati poter pedalare su queste strade e in questi paesaggi. Avere un apripista come Vincenzo Nibali è un onore. E credo che aumenterà ancora di più il numero degli iscritti, già notevole». Cantù già da qualche anno ha sostituito Como come sede di partenza e arrivo della Gran Fondo, dato che il capoluogo non ha risolto i problemi legati al blocco del traffico. Ma resta il fascino di una manifestazione che, per chi viene da fuori, consente anche di pedalare nelle zone del Museo del Ghisallo, altra attrattiva unica.