Como al Giro d’Italia: Ballerini e Fortunato

Giro «Di sicuro Remco e Roglic, anche se le insidie non mancheranno. Ecco perché c’è bisogno della squadra»

A Fossacesia Marina, località da cui domani scatterà l’edizione 2023 del Giro d’Italia, Davide Ballerini partirà con il numero 2 attaccato alla sua maglietta. Il comasco della Soudal Quick-Step il Giro l’ha corso già tre volte (2018, 2020 e 2022) e, come tutti i suoi compagni, avrà nel capitano designato, il campione del mondo Remco Evenepoel, il suo unico e vero punto di riferimento.

Il direttore sportivo Davide Bramati, dal sito della società, lo dice chiaramente: «Non vediamo l’ora di iniziare – afferma – soprattutto perché correremo con il campione del mondo tra le nostre fila. Andiamo in Italia con una squadra forte, corritori determinati a fare una buona corsa e ad aiutare Remco a ottenere il miglior risultato possibile nella classifica generale».

Questo, beninteso, non significa che Ballerini non avrà la possibilità di mettersi in mostra. Non essendo un uomo di classifica (tra Giro e Tour il suo miglior piazzamento è stato il 68° in rosa di cinque anni fa), però, l’atleta nato a Cantù proverà a dire la sua nelle tappe a lui più congeniali. Per il resto, ovviamente, dovrà pedalare a supporto del campione belga. La quarta tappa del Giro di Vallonia e la Coppa Bernocchi, in stretto ordine di tempo, sono gli ultimi due successi colti dal comasco classe 1994. Ora, il via della corsa in rosa.

«Se ci saranno spazi – dice Ballerini – non mi tirerò indietro. Sto bene e so che il mio compito, così come quello della squadra, sarà proteggere Remco. Cerchiamo di tenere i piedi per terra, ma so che dimostrerà di andare forte. Non sono entrato ancora nel dettaglio di tutte le tappe. Di sicuro farò le salite al mio passo, sapendo di dover faticare. Poi, in base ai piani della squadra, se ci sarà l’occasione di una volata ristretta, o di una di gruppo, proverò a infilarmici».

«Difficile dire» chi sarà il favorito del Giro. «Di sicuro Remco e Roglic, anche se le insidie non mancheranno. Ecco perché c’è bisogno della squadra», conclude.

Indicato tra i probabili “cacciatori di tappe” lungo le salite più aspre del percorso, il comasco d’adozione Lorenzo Fortunato arriva alla partenza di oggi dopo la vittoria nella generale della Vuelta a Asturias.

«Sto bene – commenta il bolognese della Eolo Kometa con base a Erba - e sono pronto. Vado al Giro con più consapevolezza dell’anno scorso, di sicuro con più gambe e più condizione. Ho vinto prima del Giro e questo mi darà più fiducia e più voglia di rischiare. Sarò lì per puntare alle tappe di montagna e anche per guardare a un’eventuale classifica».

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