Lombardia bergamasco, ma il Ghisallo lo tiene ancorato qui

Disegnato tra Como e Bergamo, il Lombardia 2023 non potrà che transitare anche dalla provincia di Lecco. Un passaggio, quello previsto dagli organizzatori della “Classica delle foglie morte”, che per il Lecchese sarà poco più di un trasferimento tra il Comasco della partenza di piazza Cavour e dell’ascesa del Ghisallo e l’ingresso in quel di Bergamo, con le successive salite inserite una dietro l’altra fino all’epilogo (non senza possibilità di sorprese) nel capoluogo ad animare l’ultima parte del percorso.

Una cinquantina i chilometri pedalati in territorio comasco, grosso modo la metà nell’altra provincia del Lario, per poi sconfinare nella Bergamasca e, a quel punto, arrivare fino ai 238 chilometri che si chiuderanno proprio sulla linea del traguardo.

Tutto piatto, o quasi, dal termine della discesa del Ghisallo fino all’inizio della salita di Caprino Bergamasco, con Onno, Paré, Galbiate e Calolziocorte a rappresentare sulla planimetria il territorio di Lecco e limitrofi, senza chissà quale punto spettacolare ad attrarre l’attenzione degli appassionati del territorio.

«Le salite del Lecchese le conosco. La maggior parte, però, finiscono lì», ha detto il direttore della corsa, Stefano Allocchio, pensando ai percorsi più cari agli appassionati della bicicletta. Ciò, beninteso, non significa che attorno al capoluogo manzoniano non ci sia la possibilità di individuare dislivelli impegnativi da far percorrere agli assi delle due ruote a pedali.

Senza dubbio più complesso, però, farlo da territorio di transito tra una partenza da Como e un arrivo a Bergamo, e viceversa. Non è un caso che, sulla questione, lo stesso Allocchio si sia lasciato scappare una frase sibillina, «Dipende da cosa vuol fare Como», che, seppur non aprendo la porta a chissà quale scenario futuro, neppure la chiude a priori. Un derby Como-Lecco nel ciclismo è difficile da pronosticare, così come peraltro lo era fino a questa estate nel calcio di serie B.