Magni è tornato a “casa”
E al suo fianco c’è Bartali
Inaugurati al Museo del Ghisallo due busti dedicati a questi indimenticabili campioni.
Magni è tornato nella sua casa, in quel Museo del ciclismo fortemente voluto per una bella fetta di vita, di cui poi è diventato presidente non senza contribuire a livello economico. Ieri pomeriggio all’interno della struttura sul Colle del Ghisallo si sono inaugurati due busti, uno dedicato a Fiorenzo Magni e l’altro a Gino Bartali.
Le opere sono di un quotato scultore, Franco Zazzeri, donate in collaborazione con la Fonderia Artistica Mapelli di Cesate (Milano) e la Fonderia Geccherle di Milano.
Con la scultura di Fiorenzo Magni si colma un vuoto, perché dal 2012, anno della morte, a Magreglio non c’era nulla che ricordasse il campione fautore del Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo.
«Vorrei ringraziare innanzitutto Emilio Sacchi (motore delle mostre realizzate nel Museo, ndr) che ci ha fatto conoscere lo scultore Franco Zazzeri - ha esordito il presidente del Museo del ciclismo Antonio Molteni -. Per ora le teste di Gino Bartali e Fiorenzo Magni restano all’interno della struttura ma il sindaco di Magreglio Danilo Bianchi ha già preparato un progetto per ridisegnare il Ghisallo ed è alla ricerca di finanziamenti».
Oltre a ridisegnare l’area tra il Museo e il Santuario l’intervento pensato a Magreglio prevede anche la creazione di una “Hall of fame” del ciclismo. «Bisogna internazionalizzare il Museo, dare spazio ai campioni di varie nazioni - ha proseguito Molteni -; quest’anno dei 12mila visitatori 8mila erano stranieri. Spero i nostri politici si accorgono delle enormi potenzialità di questa struttura».
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