Museo del Ghisallo
Pedalata sotto la pioggia

Il Museo del Ghisallo ci ha abituato a situazioni particolari, nel weekend prima della chiusura invernale. Tre anni fa, ad esempio, arrivò Eddy Merckx per un incontro pubblico emozionante. Ieri c’è stata una bagnatissima quarta edizione della pedalata che unisce due miti del pedale lombardo, l’impianto del Vigorelli e il Museo, che si è trasformata, nonostante il maltempo, in una festa tra personaggi ed ex atleti.

Dovevano essere circa 400 i partenti da Milano, ma il maltempo, trasformatosi per lunghi tratti in un vero e proprio nubifragio, ha assottigliato le fila: un centinaio di amatori ed ex pro quelli che si sono mossi dal capoluogo per raggiungere il Ghisallo, dal versante morbido o da quello duro. Comunque tanti, a guardare cosa veniva giù da cielo. Della pattuglia doveva far parte anche Paolo Bettini, che invece ha preferito farla in macchina, ma partecipando comunque alla festa. E non poteva mancare, visto che ieri chiudeva la sezione del museo a lui dedicata, al piano terra della struttura. C’era la biciclettina delle sue prime pedalate da bambino, i suoi cavalli da corsa in carbonio, le maglie, i filmati, le prime pagine dei giornali. Bettini è rimasto rintanato nel pullman Mapei per poi entrare al Museo quando sono arrivati i pedalatori. Tra questi, Luca Paolini, che prima di fare il suo ingresso, ha sostato all’attiguo Santuario, dove c’è il ricordo del cognato Marco Rusconi, giovane atleta scomparso prematuramente nel 2003.

Poi sono arrivati Bramati, Guercilena, Oppici, Carminati. Un centinaio di appassionatisisimi che arrivavano alla spicciolata, nelle guaine impermeabili inzuppate, i capelli bagnati, i guanti gonfi d’acqua. Veloce cambio nello spogliatoio, e spuntino con foto di gruppo. C’era anche il telecronista Rai di motocorsa, Andrea De Luca. E ancora Gianni Bugno, anche lui all’asciutto del viaggio in auto. Poi è spuntata un’altra faccia nota, quella dell’ex portiere dell’Inter Francesco Toldo.