Un Nibali generoso non basta
E Il Lombardia lo vince Pinot
Il francese molla lo Squalo a Civiglio e arriva da solo a Como con 40 secondi di margine
Con Valverde era l’altro grande favorito della vigilia e Thibaut Pinot ha tenuto fede alla attese trionfando nell’edizione n.112 del Giro di Lombardia sul traguardo del lungolario Trento a Como (dopo 241 chilometri dalla partenza da Bergamo. Il francese della Groupama Fdj vince in solitaria precedendo di 32” un encomiabile Vincenzo Nibali che ha avuto il merito di aver incendiato la corsa sul Muro di Sormano. A completare il podio Dylan Teuns che in volata precede Uran e Wellensa 42”. Si è corso a una velocità folle, con una media al di sopra dei 41 orari.
Prima parte di gara caratterizzata da una lunga fuga di 8 uomini il cui vantaggio tocca anche i 6’. Nel plotoncino di testa anche il canturino Davide Ballerini che però perde le ruote dei primissimi sulle prime rampe del Ghisallo. Ai piedi della mitica salita la corsa giunge dopo 4 ore alla folle media di quasi 43 chilometri orari.
Al Santuario passa per primo Umberto Orsini (nipote di Andrea Tafi) della Bardiani Csf con 1’40” sul gruppo. La Lotto Jumbo impone l’andatura poco prima di affrontare il Muro di Sormano quando i battistrada vengono riassorbiti e il capitano del team olandese, lo sloveno Roglic, va all’attacco. Franco Pellizotti, all’ultima corsa della carriera, detta il passo in gruppo per Vincenzo Nibali. Lo Squalo scatta sulle ultime rampe e si porta dietro Pinot, staccando Roglic subito dopo averlo riacciuffato. I due iniziano la discesa su Nesso con 40” di margine sul gruppetto Valverde. Ai -40 Roglic si riporta sulla coppia di testa.
Intanto fora Moscon che deve dare così addio a ogni tipo di ambizione, mentre all’altezza di Faggeto Lario sul terzetto davanti rientra Bernal, capitano della Sky, autore di una discesa mozzafiato. Verso Como, a tirare dietro è in pratica il solo Martinez della Education First per Woods e Uran. Il Civiglio viene attaccato con una quarantina di secondi di vantaggio da parte del quartetto di testa. Forza subito il ritmo Pinot, gli resiste Nibali, Dietro, il gruppetto si screma ulteriormente e perde contatto Valverde. Al terzo tentativo di allungo, Pinot stacca Nibali ai -14 in cima al Civiglio dove scollina con 22” sullo Squalo. Il divario resta lo stesso quando la corsa rientra in città e sull’ultima salita, quella di Monte Olimpico il francese incrementa il divario a 40”. Per Pinot è ormai fatta
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