Sport / Cantù - Mariano
Martedì 29 Agosto 2017
Come monta la protesta sui social
«Vogliono un palazzetto vuoto»
Supporter biancoblù ancor più irritati e delusi dopo la seconda versione della campagna abbonamenti.
È dal pomeriggio di domenica che in rete e sui social si è scatenata la protesta di gran parte dei tifosi a seguito della vicenda abbonamenti. Un coro, pressoché unanime, di sdegno nei confronti della “politica” adottata dalla proprietà Gerasimenko in questa campagna tesseramenti.
Una presa di posizione che può efficacemente essere sintetizzata da quanto apparso ufficialmente in un comunicato sulla pagina Facebook di “Tifosi canturini” («a seguito dell’imbarazzante gestione della campagna abbonamenti in cui sono emerse tutte le mediocrità di una società sempre più distante dal bene dei propri tifosi») che di seguito riassumiamo.
La critica per «aver annunciato una campagna abbonamenti, averla tolta 20 minuti dopo a causa dei tanti commenti negativi, alludendo a “inconvenienti tecnici” e averla riproposta in modo identico senza dar valore alla parola dei tifosi.
La punzecchiatura sui “Giovani Membri Eagles”: «La storia di un gruppo storico abusata riportando il nome di una tifoseria per fini “commerciali” cercando ancora una volta di diversificare tifosi di A e di B, quando tutti insieme siamo sullo stesso piano e da sempre “l’effetto Pianella” ha contribuito a rendere la realtà di Cantù temuta da avversari e tifosi».
Infine, la chiamata a raccolta evidenziata in quel «invitiamo tutti a disertare il rinnovo eventuale del primo anello e ad abbonarsi in curva per poi spostarsi al secondo anello per chi vuol seguire la partita seduto tranquillamente creando così un buco vasto nel settore più in luce con le riprese televisive».
Ci sarebbe, tuttavia, anche la puntualizzazione: «Ogni forma di protesta differente andrebbe contro “la maglia” e chi la indossa, persone che non hanno colpe e che meritano il nostro sostegno come ogni anno.Tutto ciò mettendo ancora una volta davanti a tutto Cantù, la sua città e la sua gente, consapevoli che dopo due anni ridicoli a livello di risultati oggettivamente parlando, questa è l’ennesima dimostrazione di poco rispetto verso chi c’è sempre stato...»
«Tutto ciò - la chiosa - auspicando non mettano un numero chiuso agli abbonamenti “curva”. Sarebbe l’ennesima dimostrazione imbarazzante in questo teatrino da “TogetherCantù”, dove l’unico risultato è aver gettato benzina su un fuoco sempre più acceso».
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