Comense un anno dopo: parla Pennestrì

Lunga intervista all’ex presidente, nel triste compleanno della sparizione

COMO

Lunga intervista ad Antonio Pennestrì un anno dopo il crack della Comense. La trovate sul nostro giornale di oggi. Tra le altre cose dice: “Dovevo fermarmi prima? E’ quello che mi hanno rimproverato mia moglie e i miei figli. E chi dice così ha ragione. Ma per me la Comense era una droga. Mi sono fatto sopraffare dalla passione. Mi dicevo: qualche santo provvederà. Invece ho sbagliato, avrei dovuto dire basta”.

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