Sport / Como città
Sabato 28 Aprile 2018
Como Nuoto
Dieci gol per un punto
Pallanuoto A2- Lavagna va sotto ma rimonta: Susak firma il pari per i lariani a -56”. In serie B la Pallanuoto Como perde in casa con la capolista Brescia
Como Nuoto | 10 |
Lavagna | 10 |
COMO NUOTO: Garancini, Foti (2), Pagani, Susak (3, 1 su rigore), Busilacchi (1), Cantaluppi, Lava, De Simone, Beretta (1), Pellegatta (1 su rigore), Cassano, Fusi (2), Ferrero. All.: Venturelli.
R.N.LAVAGNA: Gabutti, Bassani, Luce, Pedroni M., Pedroni L. (1), Loomis, Magistrini, Pagliuso (1), Cotella F. (1), Cotella G. (3), Menicocci (2), Parisi, Casazza (1). All.: Martini.
arbitri: Bensaia di Firenze e Scillato di Roma.
note - parziali: 3-1, 3-2, 3-3, 1-4. Sup.num.: Como Nuoto3 su 6, RN Lavagna 3 su 9. Esp.definitiva di Cotella F. (LA) e di Pagani (CN) per gioco violento nel t.t.. Rigore sbagliato da Casazza (LA) nel t.t.(parato). Spettatori: 100 circa.
Alla statistica della Como Nuoto questa mancava: un pareggio, sacrosanto, persino un po’ punitivo, ma premiante. Insomma, un pareggio che più pareggio non si può, perché la Como Nuoto tutto meritava tranne che di perdere un match condotto con baldanza fino a metà del terzo tempo.
Dopo i primi otto minuti ci si stropiccia gli occhi: tre a uno in favore dei lariani, con Foti ispirato e determinato. Garancini è una sicurezza tra i pali, Beretta è fortunato quel tanto che basta per veder deviato in porta il suo tiro (6-2), Susak pare sulla strada giusta per tornare bomber. Busilacchi sembra assestare il colpo mortale a Lavagna, sua la rete del 9-5 che incorona un’ottima prestazione nella sua posizione di centrale.
Pagani ha già lasciato il campo, c’è qualche fase confusa, la Como Nuoto comincia a segnare il passo. La preparazione intensa della scorsa settimana si fa sentire, le braccia si induriscono e la vista si annebbia.
Lavagna recupera grazie a due controfughe vincenti e con altre due reti si porta sul nove pari. Busilacchi fallisce a tu per tu col portiere, Cotella no (9-10). Susak impatta (10-10), mancano 56 secondi: Lavagna non segna in superiorità, Gabutti para la conclusione dalla fascia sinistra di Susak. E’ un punto guadagnato, la Como Nuoto dimostra di saper soffrire: ed anche di saper far soffrire i suoi tifosi.
Sabato prossimo la Como Nuoto andrà a Bologna: trasferta ricca di insidie: i padroni di casa cercheranno il riscatto dopo aver perso ieri ad Ancona per 6-3.
CLASSIFICA: Quinto 54, Bologna 40, Crocera 39, Padova 37, Lavagna 33, Camogli 31, Vela Nuoto Ancona 25, Como Nuoto 22, Sori 15, Arenzano 11, Chiavari 7, Cagliari 4.
PALLANUOTO SERIE B
PALLANUOTO COMO – BRESCIA WATERPOLO 4 – 7
PALLANUOTO COMO: De Nicola, Crivellin, Riccioli, Maresca, Tedeschi (1), Arnaboldi, Colombara, Dato (1), Pitic (2), Bottiani, Damonte, Galfetti. All.: Zoni.
BRESCIA WATERPOLO: Massenza, Laurini (1), Garozzo G., Legrenzi, Garozzo M., Dalla Bona, Tortelli (2), Tononi (3), Pietta, Zanetti, Gianazza T. (1), Sordillo, Gianazza M.. All.: Sussarello.
Arbitro: Tornese di Milano.
NOTE: parz.: 3-0, 1-1, 0-3, 0-3. Sup.num.: PN Como 2 su 7, Brescia WP 3 su 7. Uscito per falli Gianazza T.(BS) nel q.t.. Esp.def. per gioco aggressivo di Pietta (BS) nel q.t.. Spettatori: 100 circa.
COMO – Il più arrabbiato di tutti è il coach ospite, Sussarello, che a fine partita commenta: “Questi giovani che se giocano fanno solo danni e che se non giocano si lamentano…”. Brescia rischia la figuraccia all’Olimpica grazie ad una partenza molto ordinata della Pallanuoto Como, De Nicola è una muraglia e per due tempi è impossibile segnargli. La “linea-verde” di Brescia regala un retropassaggio in rovesciata a Pitic che apre così le marcature e di lì a poco segna ancora (3-0). Tononi accorcia, è il primo gol dopo quasi dieci minuti di gioco, Dato trova l’angolo basso alla destra di Massenza (4-1). Sussarello non è coach che le manda a dire, strapazza i suoi che reagiscono. Inanellano un doppio parziale identico (0-3), raggiungono e superano di slancio i gialloblu: De Nicola patisce un paio di passaggi a vuoto. Brescia si arrocca in difesa, fioccano i tiri ribattuti dalle tante braccia alzate. Entra il secondo portiere, Galfetti, e Zoni chiama un inutile time-out a trenta decimi dalla fine: entra Arnaboldi, ma il risultato non cambia.
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