Como ora deve lottare
Bergamo vuole l’arrivo

Il fatto è che, dopo tre arrivi consecutivi del Lombardia a Como adesso Bergamo è pronta a battere cassa

Le grandi manovre per il Giro di Lombardia 2010 sono già cominciate, prima che arrivasse sul traguardo l’edizione 2019. Almeno a giudicare dal fitto conciliabolo che Mauro Vegni ha avuto appena all’esterno del battello Orione con i rappresentanti degli organizzatori locali di Bergamo. E non stavano parlando del tempo o dell’Atalanta, certo.

Il fatto è che, dopo tre arrivi consecutivi del Lombardia a Como, che hanno rotto in maniera forte l’alternanza Como-Bergamo per quanto riguarda traguardi e partenze, adesso Bergamo è pronta a battere cassa. Tra l’altro gli arrivi consecutivi a Como sono stati “permessi” anche dalle elezioni amministrative a Bergamo che avevano impedito alla amministrazione locale di impegnarsi per le ultime edizioni. Ma adesso la città orobica torna prepotentemente in sella. Forte della sua potenza politica a livello ciclistico, dell’incomparabile passione della sua gente e (non ultimo) dalla scomparsa del monumento Gimondi che sarebbe da celebrare adeguatamente. Inoltre Como ha avuto anche un arrivo di tappa del Giro d’Italia (oltretutto di domenica), dunque adesso forse potrebbe essere costretta a mollare un po’ la presa.

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