Derby Milano- Cantù senza gli Eagles
La protesta batte lo spettacolo

Ieri sera al Forum di Assago niente tifosi canturini

Vince la protesta contro lo spettacolo sugli spalti. Quello che sarebbe dovuto essere il match intorno al parquet di gioco è venuto a mancare: la sfida tra le due tifoserie. Così non c’è il tutto esaurito al Forum d’Assago. Sono risultati quasi inutili i cuscinetti di protezione, messi in atto dalle forze dell’ordine per impedire i contatti tra le due fazioni rivali. Niente quota 12mila presenti dunque al Forum. Al di là di ogni aspettativa, la proteste messa in atto dal gruppo organizzato degli Eagles ha sicuramente condizionato il tifo canturino. L’assenza dei supporter organizzati e fedelissimi alla causa di Cantù ha reso meno vibrante la partita giocata sugli spalti, in questo derby storico della pallacanestro italiana, sentitissimo sia dalla sponda meneghina che da quella canturina.

Un divieto di trasferta che gli Eagles si sono autoimposti per protestare contro i divieti (quelli veri) senza preavviso che hanno condizionato diverse tifoserie della serie A nelle ultime settimane. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati i casertani ai quali è stata vietata la trasferta proprio in Brianza.

Nessun pullman organizzato, dunque, ma una lunga processione di macchine biancoblù che si sono spostate dalla città brianzola verso il capoluogo lombardo. Tanto tifo sparso all’interno del gigantesco palasport milanese con numeri che hanno sfiorato soltanto le 200, forse 300, presenze sulla sponda di Cantù. Così niente cori né sciarpe al vento nel vasto settore ospiti riservato ai tifosi canturini. Molti i posti rimasti vuoti. Soltanto pochi sparuti supporter dell’Acqua Vitasnella che hanno seguito ordinati sugli spalti la prestazione dei propri beniamini. A farla da padroni sono stati i milanesi privi però dei consueti rivali.

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