Errigo, un bronzo mondiale

Ma la nerostellata può essere soddisfatta per la sua prestazione: oltre al podio ha compiuto un altro importante passo verso le Olimpiadi di Rio

Arianna Errigo non ce l’ha fatta a diventare campionessa del mondo per la terza volta consecutiva nel fioretto individuale. La ventisettenne portacolori della Comense Scherma, sulla pedana di Mosca, ha dovuto accontentarsi del bronzo, arrendendosi in semifinale per 13-15 alla russa Inna Deriglazova, che poi conquistava l’oro. Ma la nerostellata può essere soddisfatta per la sua prestazione: oltre ad essere salita sul podio iridato ha compiuto un altro importante passo verso la qualificazione per le Olimpiadi di Rio del prossimo anno. Errigo ha stravinto il derby azzurro: e se poco importa del deludente nono posto di Elisa Di Francisca (dovrebbe volare in Brasile assieme alla monzese), sono fondamentali i passi a vuoto di Valentina Vezzali (solo undicesima) e di Martina Batini (tredicesima). Anche perché ai mondiali i punti per il ranking valgono due volte e mezzo quelli delle gare di coppa del mondo. E quindi ecco che il terzo posto di Mosca, raggiunto in condizioni fisiche tutt’altro che ottimali, permette di brindare e di iniziare già a lavorare per la seconda olimpiade e alla rivincita contro Di Francisca. La nerostellata non poteva dare di più. Emblematica, a questo proposito, la frase pronunciata, in diretta televisiva, dalla monzese nell’intervallo dopo i primi tre minuti di combattimento. «Non sento più le gambe», il lamento lanciato al maestro Giulio Tomassini che cercava, ovviamente, di caricarla.

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