Fallimento Como, nuova partita
Oggi Porro in tribunale a Milano
Sarà la Corte d’appello ad esaminare il ricorso. Tutti gli scenari
«Calcio Como srl dichiara di trovarsi totalmente in disaccordo con quanto prospettato dalla Procura della Repubblica di Como, avendo dimostrato che il Club possiede la continuità aziendale per poter iniziare e finire il campionato. Il metro di giudizio utilizzato dai giudici, se praticato a livello nazionale, provocherebbe il fallimento non solo della maggior parte delle società di calcio in Italia, ma anche di gran parte delle aziende che quotidianamente hanno affrontato e affrontano le difficoltà di una crisi economica globale”.
Questo aveva dichiarato il Calcio Como poche ore dopo la sentenza che il 25 luglio ne aveva decretato il fallimento. E questo oggi Pietro Porro e soci cercheranno di dimostrare ancora, nel tentativo di ribaltare il giudizio emesso dal collegio comasco presieduto dal giudice Marco Mancini meno di due mesi fa.
Stavolta il teatro della vicenda è la Corte d’appello del Tribunale di Milano. Ma i giudici si esprimeranno forse settimana prossima. Se le tesi del Calcio Como avranno successo, la società e la sua gestione torneranno immediatamente nelle mani dei vecchi soci. In caso contrario si procederà con l’asta fallimentare, che il curatore ha messo in programma per metà novembre, dicendo tra l’altro che si terrebbe anche in caso di sentenza ancora da emettere, per evitare perdite di tempo che possano mettere a rischio il futuro del Como. Ovviamente l’esito dell’asta sarebbe invalidato da un eventuale esito favorevole per Porro e i suoi soci.
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