Forza Cantù: si lotta
Non è detta l’ultima

Con la vittoria di Reggio Emilia contro Pesaro nel posticipo, Cantù si è risvegliata ultima da sola ma la battaglia salvezza è appena cominciata

Con la vittoria di Reggio Emilia contro Pesaro nel posticipo, Cantù si è risvegliata ultima da sola, a 14 punti, in una classifica ancora ricca di asterischi e di paradossi. Di rischi ma anche di buoni argomenti per poter dire che no, non è finita. Insomma, l’ultimo posto non può abbattere, non ora: Cantù ha infatti buone ragioni per confidare in una risalita. Lo diciamo noi, dal momento che da Cantù tutto tace. Nessuno si è infatti reso disponibile, nonostante le richieste, a commentare la situazione.

Prima di tutto è la stessa classifica a rendere il quadro complicato: il che per ora è un bene, perché nessuna sentenza può essere emessa in anticipo. Con sei squadre in due punti (Fortitudo Bologna, Varese, Trento, Cremona e Reggio Emilia a 16, Cantù a 14), con sei giornate da disputare, tutto è ancora possibile. Volendo azzardare, chi in questo momento è a 16 punti, oltre che rischiare ancora l’ultimo posto, può anche… sognare la qualificazione ai playoff. Perché l’ottavo posto è a un passo, a quota 18, dove ci sono Pesaro e Brescia, che nell’analisi non considereremo invischiate nella lotta per non retrocedere.

Si possono fare tutte le considerazioni del mondo, ma non si può prescindere dal fatto che, tra le pericolanti, c’è chi avrà una chance in più, ossia una partita in più da disputare perché ha già riposato. Cantù, Varese e Bologna disputeranno sei partite, così come Trento, che riposerà ma ha il recupero contro Sassari, mentre Reggio e Cremona da qui alla fine scenderanno in campo solo cinque volte.

Non si può poi prescindere dal tritacarne degli scontri diretti, partite spesso impronosticabili, di cui il calendario è fitto da qui alla fine. Eccoli: Reggio-Cremona, Cantù-Trento, Reggio-Varese, Cremona-Fortitudo, Cantù-Reggio, Fortitudo-Cantù. Sono le partite che possono cambiare una stagione.

Soffermandosi su Cantù, salta all’occhio come il miniciclo che concluderà il campionato presenti asperità notevoli all’inizio (Brindisi) e alla fine (Sassari). Ma entrambe le sfide si disputeranno in casa (diciamo un vantaggio per la Cantù di Bucchi) e la speranza è che non sia proprio Pozzecco, all’ultima, l’ago della bilancia tra una Cantù salva e una Cantù retrocessa.

In mezzo, Cantù affronterà Trento in casa (l’11 aprile alle 19.30), Brescia in trasferta (mercoledì 14 alle 19.30), Reggio Emilia in casa e Fortitudo in trasferta. Sulla carta, sono quattro sfide fattibili, da cui Cantù può uscire con 4/6 punti in più in classifica. Se poi arrivasse il colpo a sorpresa contro una delle due big, allora la salvezza potrebbe essere davvero alla portata.

C’è poi il particolare, non da poco, degli scontri diretti. La squadra messa meglio è la Fortitudo, Cantù è 2-0 con Varese, 1-0 con Reggio (con un +10 rimediato in Emilia), mentre è sotto con Trento (ma è a tiro, “basta” vincere di 2 a Desio per ribaltare la situazione) e –13 contro Bologna.

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