Gallo: «L’arma segreta del Como?
Siamo una squadra, merito di tutti»

Quarto posto, quattro vittorie consecutive, risultati che entusiasmano. E uno stato d’animo da gestire ora, come dice lui, soprattutto con grande lucidità.

Mister, quanto c’è davvero di sorprendente?

«Tutto e niente. Nel senso, sapevamo bene di aver costruito una buona squadra, con dei valori precisi e certi, sia calcistici che umani. D’altro canto però non avevamo idea di dove si potesse arrivare, perché il nostro obiettivo era quello di arrivare decimi per entrare nei playoff. E resta ancora quello».

Ma questa squadra vale di più del decimo posto. O no?

«Questa squadra oggi, Alessandria a parte, credo che non abbia nulla di meno delle altre lì davanti, se si esclude qualche certezza societaria che altri hanno e noi per forza di cose no. Ma noi abbiamo qualcosa in più. Nel senso che la mia ora è veramente una squadra».

Qual è diventato il vero punto di forza di questa squadra?

«L’essere riuscito a inculcare in loro la voglia di difenderci attaccando. Le partite vinte nel finale non sono state un caso. E adesso mi pare che si stia migliorando anche su un altro aspetto, quello di riuscire a modificare il nostro atteggiamento nel corso della partita».

L’intervista completa sulla Provincia di martedì 18 ottobre

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