I primi rivali dei canturini
C’è la Virtus del grande slam

Quella Kinder Bologna sfida la Squibb, la Fortitudo 2005 per la Forst e la Reyer Venezia 2019 per la Ford.

BASKET

Che spessore rivestono le avversarie delle tre versioni di Cantù in questa fase iniziale del tabellone?

Procediamo con ordine, partendo dalla Forst 1974-75 che se la vede con la squadra campione d’Italia nel 2005, vale a dire la Fortitudo Bologna, che è al suo primo anno di sponsorizzazione Climamio. Il quintetto di coach Jasmin Repesa chiuse al secondo posto la regular season ma poi vinse il secondo tricolore della sua storia, contro l’Olimpia Milano in gara-4, grazie alla convalida di un canestro allo scadere di Douglas dopo l’utilizzo dell’instant replay.

Si trattava della quinta finale consecutiva per la Effe ed era quella la squadra, tra gli altri, di Gianluca Basile, Stefano Mancinelli, Marco Belinelli, Matias Smodis, Dalibor Bagaric, Milos Vujanic, Martin Rancik, Erazem Lorbek e, appunto, Ruben Douglas.

E veniamo alla Squibb 1980-1981 che affronta nientepopodimeno che la Virtus Bologna 2000-2001. Quella Virtus che proprio all’inizio del millennio aveva fatto una scommessa su giovani di talento quali Jaric, Smodis e Ginobili, quest’ultimo stella nascente “succhiata” a Reggio Calabria. Contestualmente, però, Sasha Danilovic annunciava di voler lasciare il basket.

Ciò nonostante furono 33 le vittorie consecutive tra campionato ed Eurolega. Il primo trofeo arrivò a Forlì, nella finale di Coppa Italia con Pesaro: pochi giorni dopo si giocarono le finali di Eurolega, conquistate battendo 3-0 la Fortitudo nella serie di semifinale e il Tau Vitoria nella serie di finale per 3-2 la sera del 10 maggio 2001.

Inoltre, con un percorso nettissimo nei playoff (9 vinte su 9 giocate), la Kinder aggiunse l’ultimo tassello allo Slam, che si completò ancora contro la Fortitudo, in una serie a senso unico: 3-0 e scudetto numero 15 per le V Nere. Che accanto ai nomi già citati si avvaleva anche di Abbio, Bonora, Frosini, Andersen, e Griffith. Il coach? Un tal Ettore Messina...

Decisamente più recente l’avversaria della Ford 1982-83 poiché si tratta della Reyer Venezia scudettata nella scorsa stagione. Il campionato 2018-2019, per intenderci. Il team orogranata chiude al 3° posto la regular season, ma due anni e due giorni dopo il terzo titolo italiano, l’Umana si ripete, stavolta al Taliercio.

Dove, in gara-7 dell’appassionante finale con Sassari, dopo un tiratissimo playoff (eliminate prima Trento e poi Cremona, sempre alla “bella”), gli uomini di coach De Raffaele battono il Banco di Sardegna 87-61 e sono campioni d’Italia per la quarta volta nella storia.

Nel roster figurano Marquez Haynes, D.J. Kennedy, Julyan Stone, Michael Bramos, Stefano Tonut, Austin Daye, Andrea De Nicolao, Gasper Vidimar, Deron Washington, Paul Biligha, Marco Giuri, Valerio Mazzola, Bruno Cerella, Michael Watt.

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