I record delle specialità spurie
Ci sono tre comaschi in classifica

Cova, Cattaneo e Proserpio nei primati nazionali di 2 miglia,150 metri e maniglia.

In questi giorni di ripresa dell’attività nell’atletica leggera si parla di specialità spurie. Sono le specialità non olimpiche e che spesso vengono “usate” nei test, come accadrà nelle prossime settimane.

Eppure esiste una lista all time a livello nazionale. L’atletica comasca è presente nelle posizioni di vertice, con tre atleti: il grande Alberto Cova, il velocista Federico Cattaneo e il martellista Giacomo Prosperpio. Noblesse oblige, partiamo da Cova. L’olimpionico inverighese ha la quinta prestazione di sempre sulle 2 miglia in pista.

Il comasco, in un meeting a Como del 19 dicembre 1982, percorse i 3.218,69 metri nel tempo di 8’29”4 che, dopo 37 anni, rimane la quinta prestazione di sempre. Il più veloce è Salvatore Antibo che, nel maggio 1987, chiuse in 8’20”79. Settima posizione nella graduatoria per il velocista Federico Cattaneo.

Il 15 settembre 2018 a Milano ha fermato le lancette del cronometro sul tempo di 15”77 sulla distanza dei 150 metri. Per il comasco vale la settima prestazione all time. Il record è nelle mani di Giovanni Puggioni, che nel 1997 chiuse in 15”17. Il martellista Giacomo Proserpio è entrato in questa “strana” graduatoria, l’anno scorso. Il figinese, il 31 agosto in un meeting ad Aosta, si è cimentato nel martello con maniglia (un attrezzo del peso complessivo di 15,88 chilogrammi, senza il filo) e lo ha scagliato a 19,93 metri, diciottesima misura all time. Dieci anni prima Nicola Vizzoni era arrivato a 23,94 metri.

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