Il meglio del ciclismo va in passerella
La grande festa di Lurago d’Erba
Dopo due anni di stop,è tornata la cerimonia di premiazione del movimento comasco
Dopo due anni di stop, la cerimonia di premiazione del ciclismo comasco ha assunto un significato speciale. «E’ bello ritrovarsi dopo tre anni di sosta delle premiazioni. Dopo questo periodo caratterizzato dalla pandemia, il primo pensiero è di ringraziamento verso tutti quelli che hanno consentito di riprendere l’attività sportiva, e ciclistica in particolare», ha detto in apertura il presidente di FederCiclismo Como, Arif Messora.
Ieri pomeriggio nel teatro dell’oratorio San Luigi di Lurago d’Erba, l’evento promosso dalla sezione comasca della Federazione, con il vicesindaco di Lurago d’Erba, Davide Colombo, e il presidente del Consiglio regionale lombardo, Alessandro Fermi, a premiare gli atleti presenti in sala.
Covid e lutto
Se nel 2020 è stato il Covid-19 a far propendere per la non organizzazione della premiazione di fine stagione, l’anno precedente fu la morte dell’allora presidente Franco Bettoni, peraltro preceduta soltanto di qualche mese dalla scomparsa del collaboratore Lino Tagliabue, a piombare tragicamente sul pedale di Como. A loro, il ricordo del centinaio di presenti in sala.
«Premiamo il merito degli atleti – ha proseguito Messora - ma soprattutto ci terrei a enfatizzare il ruolo che hanno avuto le società che, piano piano, hanno dimostrato la volontà di ricominciare a fare attività con i propri atleti e a fare manifestazioni. È una cosa che non era scontata e che, mese per mese, è riuscita a dare al ciclismo giovanile una continuità non scontata. Va dato il giusto merito alle società, dunque».
Sono state le società sportive, prima ancora degli atleti, le assolute protagoniste del pomeriggio di ieri. Volontari, e tanti, che nel bel mezzo della pandemia hanno trovato le risorse fisiche e i necessari sostegni economici per riprendere un percorso che le restrizioni aveva di fatto interrotto, o quantomeno provato a farlo.
Non è un caso che Pino Sala, direttore sportivo di Bike Cadorago, abbia fatto un appello a tutti i presenti, partendo proprio da se stesso, per spingere ancor più sull’acceleratore della promozione del ciclismo: «Non è semplice organizzare. Dobbiamo darci una scossa e fare il possibile per proporre più gare giovanili», ha detto rivolto a chi si mette e si metterà a disposizione dei giovani per dare a Como e alla sua province quante più iniziative possibile.
Grandi eventi
Ciclismo su strada, bmx e fuoristrada, tanti gli spunti per un 2022 che, ormai alle porte, non mancherà di portare sul territorio grandi eventi, con il Campionato Italiano Bmx pronto allo sbarco a Olgiate Comasco e, sullo sfondo, il ciclismo professionistico che non mancherà di far sentire la sua presenza nel corso dell’anno.
Da Stefano Pedrinazzi, presidente del Comitato regionale lombardo, l’invito a non mollare: «La stagione era partita con qualche difficoltà – ha detto - poi si è sviluppata molto bene. Se si fa squadra si riesce a crescere; pensare che da soli si riesca a superare le difficoltà, invece, sarebbe un errore. Unirsi, mettersi insieme per ripartire, specie in un momento difficile come quello degli ultimi due anni. Il mio ringraziamento va alle società di base, che servono al ciclismo per fare avvicinare i ragazzi. Vedere i bambini gareggiare riempie il cuore».
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