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Lunedì 12 Agosto 2013
Il Mondiale della Lario
«Grazie ai miei campioni»
Canottaggio, la soddisfazione del presidente Molteni dopo la rassegna Under 19. E i due gemelli Gerosa hanno festeggiato la maggiore età con una medaglia al collo
L’11 agosto hanno festeggiato i 18 anni i gemelli Davide e Lorenzo Gerosa e lo hanno fatto con al collo due medaglie pesanti, pesantissime. Oro mondiale per Davide sul quattro con e argento mondiale per Lorenzo. E sull’ammiraglia azzurra c’era pure un altro giovanissimo della Lario, Patrick Rocek al timone.
Patrick è figlio d’arte, il padre Jaro, oggi allenatore della Lario è stato nazionale cecoslovacco e poi allenatore della Lario e in Sicilia, la madre, Jana Tirolova è stata nazionale di pallavolo e ha militato a lungo nella serie A1 italiana. Medaglia di legno, ma una gara che rimarrà a lungo nella storia del canottaggio giovanile a anche per Andrea Guanziroli e Riccardo Coan, sul quattro di coppia.
Il mondiale under 19 di canottaggio si è chiuso in Lituania, a Trakaj, con l’Italia che vince 6 medaglie (2 d’oro, 3 d’argento e 1 di bronzo).
Grande soddisfazione per il presidente della Canottieri Lario, Enzo Molteni, che ieri ha ricevuto le felicitazioni per il titolo mondiale direttamente dal sindaco Mario Lucini. «È la prima volta che un sindaco si felicita con noi in tempo reale. Una bella novità per la nostra Lario», attacca Molteni che ha voluto seguire i “suoi” ragazzi direttamente a Trakaj.
«Sono legato in modo viscerale a questo gruppo. Sono giovani che ho visto crescere, entrare bambini in canottieri. Abbiamo gioito tutti per i loro successi conquistati con la serietà e la dedizione quotidiana all’impegno nel seguire le direttive dei nostri allenatori, prima Davide Noseda, poi Oscar Donegana e Stefano Fraquelli. E oggi da loro primo tifoso gioisco nel vederli campioni.Vorrei infine dire grazie a tutti, al vicepresidente Maurizio Ballabio, al direttore tecnico Stefano Fraquelli e poi ancora a Oscar, a Davide a Jaro che oggi festeggia come allenatore e come padre e naturalmente ai nostri strepitosi ragazzi».
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