L’8 marzo dello sport
Immagini di medaglie rosa

Una cinquantina di pannelli che mettono in evidenza la ricerca sulle atlete che hanno fatto la storia e dato un’impronta alle Olimpiadi estive e invernali

Donne che vincono, che mettono passione e grinta combattendo contro tutto e tutti, che dedicano tempo e raggiungono traguardi per i quali si pensava non fossero portate. Nella vita e nello sport, oggi costellato da tantissime medaglie “rosa”. Si parla di questo nella mostra “L’emancipazione femminile vista attraverso i Giochi Olimpici”, inaugurata giovedì sera presso la biblioteca comunale di Como a cura del Panathlon Club di Como e ideata da Adriana Balzarini.

Una cinquantina di pannelli che mettono in evidenza la ricerca sulle atlete che hanno fatto la storia e dato un’impronta alle Olimpiadi estive e invernali, frutto di impegno sportivo e sociale.

Dopo l’introduzione del presidente del Panathlon Club di Como Achille Mojoli, che si è detto «molto orgoglioso di aprire la mostra e soddisfatto del lavoro fatto, con il prezioso contributo di Renata Soliani», la parola è passata subito alle donne protagoniste della serata. «Ringrazio il Panathlon che ha veicolato questa mostra – ha evidenziato l’ideatrice Balzarini – è facile essere punte dagli uomini, ho voluto raccontare la grande fatica delle donne spesso emarginate, che hanno affrontato umiliazioni cercando tutte le strade, dedicando tempo e combattendo».

Presenti alla serata anche le atlete olimpiche Micol Cattaneo, Jennifer Isacco, Federica Maspero, Federica Stefanelli e la delegata provinciale CONI Katia Arrighi. Tutte hanno portato ai presenti la loro esperienza, fatta di “lotte” per affermarsi nello sport e nella vita, contro facili pregiudizi. «Quando il corpo fa fatica, è la testa che va avanti – spiega Stefanelli, campionessa di nuoto sincronizzato – non è facile stare in acqua dieci ore, ma ho superato le barriere». «Si vince quando si vive per sé stesse, contro chi dice “ma chi te lo fa fare”» ne è convinta Federica Maspero, quarto posto a Rio nei 400 metri.

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