Sport / Como città
Venerdì 08 Marzo 2019
L’8 marzo dello sport
Immagini di medaglie rosa
Una cinquantina di pannelli che mettono in evidenza la ricerca sulle atlete che hanno fatto la storia e dato un’impronta alle Olimpiadi estive e invernali
Donne che vincono, che mettono passione e grinta combattendo contro tutto e tutti, che dedicano tempo e raggiungono traguardi per i quali si pensava non fossero portate. Nella vita e nello sport, oggi costellato da tantissime medaglie “rosa”. Si parla di questo nella mostra “L’emancipazione femminile vista attraverso i Giochi Olimpici”, inaugurata giovedì sera presso la biblioteca comunale di Como a cura del Panathlon Club di Como e ideata da Adriana Balzarini.
Una cinquantina di pannelli che mettono in evidenza la ricerca sulle atlete che hanno fatto la storia e dato un’impronta alle Olimpiadi estive e invernali, frutto di impegno sportivo e sociale.
Dopo l’introduzione del presidente del Panathlon Club di Como Achille Mojoli, che si è detto «molto orgoglioso di aprire la mostra e soddisfatto del lavoro fatto, con il prezioso contributo di Renata Soliani», la parola è passata subito alle donne protagoniste della serata. «Ringrazio il Panathlon che ha veicolato questa mostra – ha evidenziato l’ideatrice Balzarini – è facile essere punte dagli uomini, ho voluto raccontare la grande fatica delle donne spesso emarginate, che hanno affrontato umiliazioni cercando tutte le strade, dedicando tempo e combattendo».
Presenti alla serata anche le atlete olimpiche Micol Cattaneo, Jennifer Isacco, Federica Maspero, Federica Stefanelli e la delegata provinciale CONI Katia Arrighi. Tutte hanno portato ai presenti la loro esperienza, fatta di “lotte” per affermarsi nello sport e nella vita, contro facili pregiudizi. «Quando il corpo fa fatica, è la testa che va avanti – spiega Stefanelli, campionessa di nuoto sincronizzato – non è facile stare in acqua dieci ore, ma ho superato le barriere». «Si vince quando si vive per sé stesse, contro chi dice “ma chi te lo fa fare”» ne è convinta Federica Maspero, quarto posto a Rio nei 400 metri.
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