
La Cantù versione double face
Trascina Allen e segna Johnson
Evidente la trasformazione in positivo nella ripresa della vittoria contro Udine. Oltre alla trazione made in Usa, la grande partita di Bayehe sui colossi Walter e Pellegrino
Albese con Cassano
Cantù dai due volti contri Udine, nella vittoria in alta quota che ha permesso alla squadra di Sodini di riprendere il cammino dopo il ko contro l’Ucc Piacenza e di confermarsi leader del girone Verde di A2.
È cambiata la squadra, trascinata da alcuni leader. Su tutti, Trevon Allen: metamorfosi vera per il play dopo l’intervallo.
È stato evidentissimo il cambio di marcia dopo il riposo. Anche perché, specialmente in una statistica, era praticamente impossibile far peggio.
Quello 0% sul tiro da tre
Un dato sorprendente, infatti, e molto raro, si è concretizzato nel primo tempo: Cantù ha avuto un rendimento nullo nel tiro da 3 punti.
Quello 0% fatto registrare ha ovviamente pesato anche sul risultato: dopo il 17-16 del primo quarto, Udine si è aggiudicata il secondo 23-18, per un parziale alla sirena di 35-39.
La vera svolta, è arrivata negli ultimi due quarti – il terzo in particolare - quando sono cresciuti di rendimento alcuni giocatori. Valga per tutti, come detto, il caso di Trevon Allen, poco visibile e a secco nel primo tempo, ma autore di 18 punti nel terzo e quarto periodo.
Ha cambiato completamente faccia lo statunitense, ripresentandosi in campo mettendo a segno nel giro di pochi secondi 5 punti. È stato un leader, autentico trascinatore nel quarto periodo, quando Cantù ha piazzato l’allungo decisivo.
In poche parole, si è preso più responsabilità – come richiesto dal coach -, uscendo dal semplice “compitino”. E quando lo fa, di solito gli riesce bene.
Altro giocatore “double face” è stato Jordan Bayehe. La sua ripresa è stata talmente positiva da annullare le timidezze dei primi due quarti. Di fronte aveva due clienti scomodissimi: Brandon Walters («il miglior centro del campionato», per il suo tecnico Matteo Boniciolli) e il suo cambio, il gigantesco Francesco Pellegrino, un muro di 2 metri e 13 per 120 chili.
Messe da parte le titubanze, andando oltre ai freddi numeri, ha duellato alla pari con molta più cattiveria e personalità, risultando complessivamente tra i miglior in campo.
Il Pistolero della categoria
E poi c’è Robert Johnson, che non tradisce mai. Con i suoi 24 punti è sempre tra i migliori realizzatori della serie A2 e, per la seconda volta in stagione, si è aggiudicato il titolo dello sponsor di lega di “Pistolero”, che premia sui social della Lnp il bomber di giornata di una squadra alla fine vittoriosa.
Con 21.1 punti a partita, “il reverendo Bob” è il miglior realizzatore del girone, davanti a Nick King di capo d’Orlando e ad Aaron Thomas dell’Urania Milano.
E il tiro da 3 che aveva fatto piangere staff e tifosi nel primo tempo? Beh, è decisamente migliorato anche quello, nel secondo tempo: 6 conclusioni andate a segno, su un totale di 17 nell’arco della gara, che vale il 35%. Anche questo, sebbene in parte, spiega la metamorfosi canturina contro Udine.
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