«La Coppa e i giocatori?
Cantù, prima c’è club»

L’Eurolega potrebbe bussare in Brianza e offrire una wild card. Orthmann: «Lo si può fare solo con una società diversa da questa»

Fosse per l’Eurolega, uno dei due posti per la Coppa più importante sarebbe di Cantù. Perché, al momento del fallimento, Siena perderebbe automaticamente la licenza perenne per parteciparvi. Licenza che non di diritto andrebbe all’Italia, ma che molto probabilmente non uscirebbe dai nostri confini.

E allora varrebbe il pregresso. Quindi l’ottima organizzazione e la buona partecipazione nelle due stagioni disputate sotto la guida Trinchieri e il lungo cammino l’anno scorso nell’Eurocup. La classifica, se ragionassimo in termini di valori assoluti, direbbe Sassari e Roma, prima ancora della Vitasnella. Ma siccome la decisione uscirà dalle segrete stanze di Barcellona, tutto può accadere.

A riportare tutti con i piedi per terra è l’amministratore delegato di Cantù, Luca Orthmann.

«Il messaggio, ben chiaro, che deve passare è che questo sarà un anno diverso - dice colui che è anche vicepresidente - e che quindi ora è prematuro parlarne. Sia di Coppe sia di squadra, perché prima dobbiamo mettere a posto delle cose della società».

Il riferimento, manco a dirlo, è all’azionariato popolare e all’allargamento della compagine societaria. «Il riferimento è a tutto, niente escluso - prosegue Orthmann -. E questo non sarà un inizio uguale a tanti altri. O troviamo la via per una società che sarà diventata diversa oppure non iniziamo neanche».

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