PADOVA: Bargo 16 (8/16, 0/1), Foffano 8 (4/6 da due), Raourahi 9 (4/9 da due), Scandolaro (0/3 da due), Boughania 19 (5/8, 2/5); Gamri 3 (1/2). N.e.: Rado, Scantamburio, Leita. All.: Castellucci
BRIANTEA84: Tomaselli (0/2 da due), Santorelli 19 (8/10 da due), Carossino 17 (7/11, 0/2), De Maggi 14 (5/12 da due), Buksa 2 (1/2); Geninazzi 4 (1/3 da due), Bassoli 4 (2/5 da due). N.e.: Makram. All.: Jaglowski
note - Parziali: 13-16, 22-13, 12-12, 8-19. Tiri liberi: 4/11 Pad, 12/15 Can; tiri 2p.: 22/44 Pad, 24/45 Can; tiri 3p.: 2/6 Pad, 0/2 Can; assist: 8 Pad (Boughania 3, Bargo 3), 11 Can (De Maggi 4); rimbalzi: 22 Pad (Bargo 9), 30 Can (Carossino 8). Bargo uscito per cinque falli.
Terzo posto in Coppa Italia per l’UnipolSai Briantea84, che batte nella finalina di consolazione la Millenium Padova per 55-60. I biancoblù ribaltano tutto nella quarta frazione contro i veneti dell’ex Ahmed Raourahi. Si chiude un lungo ciclo canturino in Coppa Italia, visto che nelle ultime dieci stagioni la Briantea84 era sempre andata in finale, alzando poi il trofeo per sette volte. Tornando alla gara con Padova, i canturini chiudono avanti il primo quarto sul 13-16, poi sono sempre costretti a inseguire: 35-29 all’intervallo e 47-41 alla mezz’ora. Nella quarta frazione l’UnipolSai alza il ritmo e firma un parziale di 8-19 grazie ai senatori Simone De Maggi, Filippo Carossino e Francesco Santorelli. Finale di 55-60 e terzo posto biancoblù.
«Sicuramente questa è una stagione particolare - le parole di Santorelli -. Contro Sassari c’è mancata la spinta giusta nell’ultimo quarto e al supplementare. Abbiamo comunque trovato una grande risposta dai nostri giovani, che ci hanno tenuti in corsa fino alla fine. Con Padova eravamo un po’ stanchi, perché la semifinale ci ha tolto tante energie.
Detto ciò, abbiamo vinto e ci siamo presi il terzo posto. Un piazzamento che dimostra la voglia di esserci della Briantea84. Ora pensiamo al finale di stagione».
Parole a cui fanno eco quelle di Lorenzo Bassoli: «Sono onorato di aver giocato questa Final Four, anche se c’è un po’ di amarezza per com’è andata - puntualizza -. Nonostante le difficoltà abbiamo dimostrato di essere una squadra vera. Siamo in corsa su altri obiettivi, quindi ora la testa va al lavoro».
Il capitano Jacopo Geninazzi: «Avevamo rotazioni limitate, ma i giovani ci hanno dato una grossa mano e siamo arrivati a un passo dalla finale - precisa -. Abbiamo comunque dimostrato di essere un gruppo vivo. Abbiamo giocato due partite difficilissime e abbiamo dato tutto. Questo terzo posto ci dà grande carica per le finali scudetto».
Il Trofeo è stato vinto da Santo Stefano che nella finalissima ha battuto Sassari con il punteggio di 68 a 63.
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