Sport / Olgiate e Bassa Comasca
Mercoledì 22 Agosto 2018
La serie C partirà il 15 settembre
Dopo il verdetto del Tar sul Como
Caos campionati - La Lega Pro l’8 settembre comunicherà i gironi e il calendario
CALCIO
Ora è ufficiale. Il campionato di serie C comincerà nel fine settimana del 15-16 settembre. Dunque dopo che il Tar si sarà espresso sul caso del Como.
L’assemblea della Lega Pro ha deciso, come già ventilato nei giorni scorsi, di attendere le sentenze relative alle varie richieste di ripescaggi in serie B – anche se la B nel frattempo partirà comunque domani con il format a 19 squadre -, che arriveranno il 7 settembre.
Per il giorno seguente, sabato 8, è in programma la composizione dei gironi e dei calendari. Da cui il Como sarà dunque escluso, perlomeno momentaneamente.
Quindi, se la società biancoblù dovesse essere ammessa alla serie C sarà inserita successivamente.
E in ogni caso questo slittamento non può che essere un vantaggio, quantomeno per non rimanere troppo indietro rispetto alle altre. Ma le evoluzioni della vicenda Como si capiranno soltanto dopo il 13 settembre, giorno in cui è programmata l’udienza del club di viale Sinigaglia al Tar del Lazio.
Nel frattempo, invece, il Como potrebbe essere inserito nel campionato di serie D, dove al momento risulta regolarmente iscritto. La Lega dilettanti ha annunciato la composizione dei gironi, e successivamente la diramazione dei calendari, entro la fine della settimana.
Si pensa domani. E la data ufficiale di inizio del campionato, inizialmente programmato per il 2 settembre, non è ancora stata spostata. Si presume però che anche in serie D possa esserci uno slittamento in avanti, forse di una settimana. E in ogni caso il Como, sinchè la vicenda giudiziaria resta in sospeso, non giocherà.
Le eventuali partite saranno recuperate successivamente dopo che la posizione risulterà definitivamente chiarita. E il Tar a questo punto è veramente l’ultimo appiglio.
La società intanto ha già fatto partire la campagna abbonamenti, e le prime tessere sono state già vendute, nonostante sia forte la corrente di pensiero tra i tifosi sul fatto di non abbonarsi per protesta.
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