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Venerdì 14 Giugno 2013
L’infortunio di Fasana
«Sto pensando a Lourdes»
Dalle Olimpiadi a una serie incredibile di infortuni. La ginnastica comasca ha un conto in sospeso con la sfortuna
Fa male al cuore vederla entrare nella palestra di Fino Mornasco con le stampelle e salire sulle parallele, l’unico attrezzo che riesca a provare, dopo il nuovo, grave infortunio.
Più che il rammarico per la mancata partecipazione ai Giochi del Mediterraneo e le pesanti ombre sui mondiali in Belgio, fa rabbia accettare che la sfortuna si diverta ad accanirsi contro Erika Fasana, “tartassandola” a ripetizione. «Si è riaperta la frattura da stress alla tibia, - così la ginnasta di Tavernola, 17 anni, spiega il nuovo stop -. La stessa che mi ha tenuta ferma per molti mesi dopo le Olimpiadi».
La voce forte è incrinata dall’emozione. «Sono abbastanza demoralizzata – aggiunge -. I medici mi avevano assicurato che solo una volta su mille, può ripresentarsi lo stesso problema. Evidentemente sono sfortunata, perchè quel caso sono io».
Una carriera luminosa, culminata con la spedizione a Londra, ma spesso contrassegnata da diversi infortuni. Due campionati italiani saltati ed altrettante edizioni del trofeo di Jesolo nella striscia delle rinunce forzate. «Non ho potuto fare i tricolori del 2011, anche allora per una microfrattura, ma alla spalla – spiega Fasana -. L’anno dopo per la rottura di un dito di una mano, a pochi mesi dalle Olimpiadi. Adesso i Giochi del Mediterraneo e, probabilmente, anche i Mondiali: ci vorrebbe un miracolo per poter essere al via nella competizione iridata. Non lo nascondo: più di una volta ho pensato di andare a Lourdes... ».
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