Montoli, gioia tricolore
«Sogno il professionismo»

Racconta: «Non me lo sarei mai aspettato. Da sabato il telefono continua a vibrare»

L’esser diventato “un call center” – così si definisce simpaticamente pensando all’improvvisa ondata d’attenzioni che l’ha travolto – ben descrive lo stato d’animo con cui Andrea Montoli da Parabiago, corridore del Club Ciclistico Canturino 1902 fresco campione d’Italia della categoria Juniores, sta vivendo il suo momento d’oro.

«Non me lo sarei mai aspettato. Da sabato il telefono continua a vibrare. Chiamate, messaggi whatspp, Instagram e Facebook: ancora non sono riuscito a rispondere a tutti. È bello ricevere così tante attenzioni», racconta.

Con la freschezza dei suoi 18 anni, Montoli fa ancora fatica a credere di aver centrato il risultato dell’anno in quel di Montegrotto Terme, un successo pianificato meticolosamente nelle settimane precedenti che, di fatto, l’ha proiettato nel ristretto elenco dei prospetti più importanti del ciclismo azzurro in proiezione futura.

Lui, al secondo anno Juniores, il prossimo anno passerà tra gli Under 23. Un salto importante, con nel mezzo la maturità da raggiungere e la necessità di accasarsi in una squadra di qualità per puntare davvero in alto.

«Sono al secondo anno e so che, siccome siamo già a settembre, presto bisognerà decidere. A me interessa trovare una squadra che possa farmi crescere e che mi dia i requisiti necessari per coronare il sogno che ho fin da quando ho sei anni, ossia diventare un corridore professionista».

Conscio che «per l’anno prossimo ci sarà da considerare anche la maturità», Montoli al momento punta a godersi un po’ di quella maglia tricolore che potrà usare «per nemmeno due mesi, dal momento che la stagione quest’anno finirà a fine ottobre».

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