Gelpi: «Si decide a ottobre
per il Mondiale Rally a Como»

Per l’ultima prova di inizio dicembre all’Autodromo di Monza, è scattata la ricerca di tratti adatti e spettacolari per svolgere le prove speciali

Le strade del lago e delle valli del Lario hanno prestato la loro bellezza ambientale e, nel contempo la loro severità a rally nazionali, di Coppa Italia, di tricolore Wrc e persino di campionato italiano assoluto. Potrebbero entro quest’anno, caratterizzato dal covid-19 che ha fatto saltare tutti gli schemi usuali, diventare addirittura da Mondiale Rally.

Circola in questi giorni la voce che, in occasione dell’ultima prova del Mondiale Wrc di inizio dicembre all’Autodromo di Monza, il promoter e coloro che hanno il compito di tracciare i percorsi di gara, cerchino sul territorio più vicino alla città brianzola tratti adatti e spettacolari per svolgere le prove speciali da aggiungere a quelle programmate sulla pista.

La richiesta è arrivata necessariamente prima all’Automobile Club d’Italia e nel contempo rappresentanti dell’organizzazione del Mondiale sono andati alle prefetture di Como, Lecco e Varese, per conoscere la disponibilità dei rispettivi territori, creando ovviamente speranze e aspettative in tutte e tre le province. Dal canto suo il presidente dell’Aci, Angelo Stecchi Damiani, ha garantito all’apparato organizzativo il gradimento e la disponibilità dell’Aci Como a collaborare, in virtù dell’ormai collaudata ed efficiente cabina di regia comasca nello svolgimento del rally lariano dal 1986, con il famoso “Villa d’Este”.

Se la cosa effettivamente andasse in porto, non solo il nostro territorio, ma anche la “macchina mondiale”, ne trarrebbero vantaggio di immagine, dal momento che le riprese televisive mostrerebbero al mondo un felice connubio tra lago e montagne, incomparabili con altri scenari di sfondo all’alto valore tecnico e spettacolare della gara.

Viene anche da chiedersi se si realizzasse la scelta del nostro territorio, quali potrebbero essere le prove speciali “prestate” al Mondiale. A rigor di logica a in tiro di schioppo all’autodromo ci sono le piesse spettacolari e tecniche del Triangolo Lariano. Però bisogna vedere con quali criteri di valutazione ragionano gli organizzatori. Si dice anche che si è fatto il nome della Val Cavargna, la superba piesse di 30 chilometri, che quest’anno non rientra nel programma del Rally di Como di inizio novembre (le misure anti covid impongono la riduzione della lunghezza delle prove speciali) e che quindi si vestirebbe dei colori dell’iride. Viene ora da chiedersi se effettivamente potranno realizzarsi tutte le speranze del settore sportivo e pure produttivo comasco e a che punto sono le trattative.

«Aci Sport ha indicato noi al promoter e alla federazione internazionale - spiega Enrico Gelpi, presidente dell’Aci Como - sia per la qualità delle nostre prove speciali, che non solo sono le più vicine all’autodromo di Monza, ma anche le più lunghe e le più tecniche, sia anche per l’ormai consolidata sinergia instaurata da anni con le istituzioni della provincia e per l’efficienza della nostra macchina organizzativa».

Quando prevede di avere una risposta, che speriamo tutti affermativa? «Ho messo a disposizione di Aci Sport, che avrà la parola definitiva sull’assegnazione , tutto il nostro know how e attendo la risposta per la metà di ottobre».

© RIPRODUZIONE RISERVATA