Cerutti racconta la sua Dakar
«Stavolta era pericoloso»

Il pilota comasco arrivato 22° racconta dell’incidente al collega Goncalves e al rischio sui tratti veloci

Stavolta c’è meno gioia, meno soddisfazione nelle parole e nelle espressioni di Jacopo Cerutti, reduce dalla sua quinta Dakar. Comprensibile, dopo un’edizione con un incidente mortale e un altro gravissimo. Incidenti non casuali, ma figli di una edizione (la prima in Arabia Saudita) troppo veloce. Lui si è piazzato 22°, il peggior risultato tra quelli in cui è arrivato al traguardo (gli altri 12° e 20°, più due ritiri per caduta). «Eppure posso dire che è stata l’edizione in cui sono andato più forte. Dal punto di vista della prestazione, sono soddisfatto. Ma per la prima volta da quando corro la Dakar, al traguardo ho provato sollievo più che gioia. Negli anni passati sentivo una soddisfazione quasi commovente all’arrivo. Stavolta ci siamo detti, io e molti miei colleghi: “fiuuu, l’abbiamo fatta franca”. E anche gli sms di chi seguiva da casa erano dello stesso tenore: “Per fortuna che sei arrivato sano e salvo”». L’intervista oggi su La Provincia.

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