Rane Rosa sconfitte
Catania troppo forte

Contro le campionesse d’Italia siciliane brutta sconfitta da dimenticare in fretta

Partire col sorriso e tornare rabbuiate. Succede, quando lasci Como forte di una vittoria meritata conquistata con tenacia su Firenze e poi ti presenti al cospetto delle campionesse d’Italia con poche idee ma confuse.

Subisci una sconfitta eclatante, con un parziale iniziale (11-0) che non lascia spazio a recriminazioni, e per di più non provi ad opporti allo tzunami catanese che avanza e copre tutto.

Al fischio finale rimarrà un bel ricordo personale per Arianna Pellegatta, la cui palombella delinea una parabola micidiale, con la sfera che si insacca sotto la traversa della porta difesa da una Condorelli pochissimo impegnata.

Proprio lo scarso lavoro la porta ad andare con scarsa decisione e convinzione a stoppare il tiro in rovesciata di Tedesco, che “apre” le marcature a quattordici secondi dalla fine del secondo quarto (11-1).

Catania difende bene e riparte spesso in controfuga, le Rane Rosa faticano a controllare le folate offensive delle padrone di casa che arrivano a conclusioni al volo in velocità capaci di metter fuori causa Frassinelli.

E’ veramente uno spettacolo veder giocare le scudettate che hanno in Palmieri un centro boa goleador con otto reti all’attivo, in Marletta una realizzatrice sopraffina, nell’australiana Halligan una regista sempre sul pezzo: e non possiamo nascondere che due giocatrici di peso erano assenti (Viacava e Vukovic), mentre la nazionale Bettini è entrata solo nella terza frazione.

La Como Nuoto Recoaro segna una rete nel secondo e terzo quarto, due nell’ultimo, con l’indomita Tedesco e una Lanzoni che paga alla lunga le fatiche del match ma trova comunque una bella conclusione vincente da centro area. Finisce 23-4

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