Chiappafreddo, svolta Tecnoteam: «Perché adesso stiamo bene»

Intervista «Fino all’ultimo non si sa mai quello che succede. Guardiamo una partita alla volta e aspettiamo il risultato dei vari scontri diretti»

«Fino all’ultimo non si sa mai quello che succede. Guardiamo una partita alla volta e aspettiamo il risultato dei vari scontri diretti che riguardano chi sta sotto di noi».

Coach Mauro Chiappafreddo, a questo punto della stagione, sa bene che la serenità dell’ambiente Tecnoteam rappresenta il principale alleato delle sue giocatrici in vista del rush finale nel girone A del campionato di serie A2 di pallavolo femminile.

Per descrivere come ha fatto l’Albese Volley Como a vincere tutte le ultime cinque gare disputate e guadagnare così la sesta posizione, vale a dire l’ultima valida per i playoff, il suo allenatore parte da un dato di fatto: «Ci siamo tutte», dice guardando a un recente passato fatto di infortuni in gran quantità.

«Abbiamo passato un periodo – spiega – in cui ci si sono stati diversi infortuni. Penso ad Alice Nardo, Federica Stroppa e Mariana Cassemiro, fuori in contemporanea in un mesetto nel quale si sono giocati anche turni infrasettimanali. Finalmente ci siamo tutte e, dunque, riusciamo ad allenarci con continuità».

L’ultimo ko risale al 15 gennaio scorso e porta la firma di Mondovì; da lì in poi, successi contro Offanengo, Cremona, Olbia, Club Italia e Montale. Di qui alla fine della stagione regolare, all’appello mancano però Brescia, Busto Arsizio e Sassuolo, rispettivamente seconda, terza e quinta della classe.

«Mancano tre partite, tre incontri difficilissimi e lo sappiamo. Partendo dalla sfida contro Brescia, andremo a Montichiari con la consapevolezza di non avere nulla da perdere e dunque, giocando a visto aperto. Sappiamo che adesso sarà davvero difficile; non che non lo sia stato contro Montale domenica. Tutte le partite del girone sono tirate e, nel bene o nel male, te la puoi giocare con tutte le avversarie. Se non giochi al massimo rischi di perdere; ecco perché vedremo di giocarcele a tutta», prosegue.

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