Coscione: «Non è che di colpo
siamo diventati dei brocchi»

Il regista della Libertas Cantù dopo la sconfitta con Castellana Grotte

«Non eravamo fenomeni prima, non siamo diventati brocchi adesso». La sintesi di Manuel Coscione è il miglior modo per spiegare una sconfitta, lo 0-3 patito in casa dalla Bcc Castellana Grotte, che non può, né deve scalfire quanto di buono fin qui fatto dalla Pool Libertas Cantù.

«Una squadra quadrata»

«Abbiamo incontrato – dice Coscione - una squadra molto quadrata, che si merita di stare in alto. È venuta a fare una partita con molta determinazione e concedendo davvero poco».

Con sei vittorie nelle otto gare disputate, la Bcc troneggia davanti a tutti con 18 punti; Cantù, che ha già effettuato il turno di riposo, ha ottenuto quattro vittorie e incassato tre stop.

«Sapevamo che sarebbero stati una squadra combattiva, che avrebbero avuto nella battuta e nel muro le loro armi, e così è stato. Sicuramente abbiamo un po’ di recriminazioni, perché sia nel primo sia nel terzo set abbiamo sprecato le poche occasioni che abbiamo avuto, gestendole in maniera un po’ frettolosa e male. Loro hanno meritato», continua il giocatore del sestetto brianzolo.

Nel gioco della classifica, la Libertas è scesa dalla seconda alla sesta posizione momentanea; davanti non soltanto Bergamo, ma anche Motta di Livenza, Santa Croce e Cuneo.

«Usciamo dalla partita – prosegue il regista canturino - imparando qualcosa nella gestione di alcuni momenti, quelli più caldi. Le squadre avversarie ci conoscono sempre meglio e quindi bisogna che troviamo delle contromisure. Dobbiamo diventare un pochino più smaliziati. Quella contro Castellana Grotte deve essere un’occasione di crescita: da queste sconfitte dobbiamo come detto imparare a gestire i momenti difficili. Cerco insomma di prendere il lato positivo, nonostante il 3-0 subito a Casnate. Cerchiamo di imparare, dunque, dalle situazioni che non hanno funzionato a dovere».

«Cerchiamo di imparare»

Il ko del PalaFrancescucci, questa la lettura di Coscione, si inserisce insomma in un percorso di miglioramento complessivo della squadra, con la consapevolezza che di cammino da percorrere ce n’è ancora tanto e, di conseguenza, è inutile avviare oggi processi sommari.

«Cerchiamo di imparare un po’, di crescere. Il campionato è lungo, tosto e come dimostrato molto equilibrato. Dobbiamo andare avanti per la nostra strada», sottolinea il palleggiatore di Cantù, che nel breve periodo vede un’unica ricetta per lasciarsi alle spalle l’ultimo turno di campionato: «Si torna a lavorare e si pensa alla prossima», chiude.

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