La Libertas Cantù è scatenata
Preso il figlio del grande Bertoli

Un altro innesto importante per la nuova squadra di serie A2

Dopo Romolo Mariano, un altro giocatore d’esperienza alla Libertas. Si tratta di Matteo Bertoli, schiacciatore di quasi 32 anni (è nato a Trento il 28 luglio 1988), con un ricco passato in categoria e la voglia di dare a Cantù quel pizzico di conoscenza della A2 in più necessaria per affiancare i tanti giovani che comporranno il roster 2020-2021. Soprattutto il figlio di Franco Bertoli, una icona degli Anni ’90, detto “mano di pietra, sette scudetti tra Cus Torino e Panini Modena, due Mondiali per Club, due Coppe dei Campioni. «Mi sento felice e motivato di far parte del progetto sportivo di Cantù. Parlando con il presidente e l’allenatore ho sentito subito che c’è entusiasmo, fiducia e voglia di fare bene», sono le prime parole da neo canturino.

Proveniente da Ortona, dove ha giocato nell’ultimo anno mettendo a segno 260 punti, Bertoli sa bene di essere parie d’un progetto volto sì a ben figurare nel prossimo campionato, ma ancor più a costruire una prospettiva di medio periodo per la società. «Essere stato scelto per contribuire al raggiungimento di obiettivi di crescita reciproca fa già muovere in me la volontà di iniziare questo nuovo cammino», spiega.

Decisivo per il suo arrivo nella Città del mobile l’intervento diretto del presidente Ambrogio Molteni, come peraltro è lui stesso a confermare: «Bertoli – commenta Molteni - è un giocatore da me personalmente fortemente voluto a Cantù. Con l’arrivo di Matteo abbiamo completato i due schiacciatori di ottimo livello tecnico che volevo mettere nella nuova squadra. Lui ha peraltro già giocato due anni fa con Mariano a Spoleto in Monini: si tratta quindi di una coppia affiatata. Sicuramente abbiamo fatto un investimento importante per riuscire a portare a Cantù due bande di questo livello e posto un tassello importantissimo nel nostro roster. Spero che questi sforzi possano essere apprezzati dai nostri sponsor e dai nostri tifosi».

Prima di annunciare la pattuglia di giocatori di prospettiva che saranno inseriti in organico, dunque, la Libertas ha voluto mettere le basi sullo zoccolo duro attorno al quale modellare il gruppo. L’arrivo di Mariano, la conferma di capitan Monguzzi e l’ingaggio di Bertoli, in questo senso, non sono assicurano la giusta dose di esperienza da mettere in campo nei momenti difficili, ma anche la certezza di avere il necessario equilibrio da affiancare alla spregiudicatezza dei giovani che arriveranno grazie all’accordo con il consorzio Vero Volley.

Soddisfatto per la mossa di mercato l’allenatore canturino, Matteo Battocchio: «È un ottimo acquisto – dice - perché ci dà quella pesantezza in attacco che ci mancava e di cui avevamo bisogno. Inoltre, ci darà quel tocco di esperienza in più utile sia in gara sia in allenamento, perché il gap che abbiamo con le nostre avversarie deve cominciare ad essere colmato con il lavoro in palestra. È un giocatore che sa giocare a pallavolo e lo fa molto bene, e in un campionato che sarà di livello ancora più alto, contrariamente a quanto poteva sembrare in origine, è fondamentale per noi la presenza di un elemento del suo calibro».

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