Libertas Cantù al via con l’handicap

Presentazione «La società si regge per il 90% sui soldi degli sponsor. Quelli locali coprono il 7-8% del bilancio», ha raccontato Molteni

Almeno nelle intenzioni della vigilia, quella organizzata ieri nella sala Zampese di Cantù, ossia nel “cuore” della Bcc cittadina, avrebbe dovuto essere la presentazione ufficiale della nuova Pool Libertas targata Francesco Denora Caporusso.

Ancorché più volte chiamati in causa, però, a giocatori e staff sono rimasti soltanto pochi minuti a fine incontro, con l’evento promosso in loro onore a far discutere più di quello che è oggi – e che potrebbe essere domani - il contesto di riferimento in cui la società si trova a operare con estrema difficoltà, piuttosto che delle questioni di campo in vista dell’esordio di domenica contro Bergamo.

Al là del sindaco di Cantù Galbiati («L’impegno nostro è portare a termine questa struttura» ha detto in riferimento ai lavori di ristrutturazione del Parini) è seguito l’assist, benevolo quanto involontario, del presidente di Fipav Como, Lucio Amighetti che, descrivendo la Libertas come «il centro e il riferimento per il settore maschile» della provincia di Como (oltre 200, infatti, i tesserati dal mini-volley alla prima squadra) ha aperto la strada a Molteni.

Di fronte a un «bilancio sano», con un budget da mezzo milione di euro che colloca Cantù «all’ultimo o al penultimo posto all’interno delle società di A2», il miracolo sportivo in corso da oltre un decennio necessita – a suo dire - di fondamenta solide per andare avanti. Ciò passa da strutture disponibili per fare sport e da un rinnovato interesse degli sponsor territoriali. «La società si regge per il 90% sui soldi degli sponsor. Quelli locali coprono il 7-8% del bilancio», ha raccontato.

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