Marzari (Vero Volley) punta su Cantù
«Accordo importante, segnale forte»

La presidente del Consorzio brianzolo e l’intesa con la Libertas

«Questa collaborazione è volta soprattutto a favorire il passaggio degli atleti dalle giovanili ai campionati di serie A, contribuendo quindi alla costruzione di una squadra più giovane, ma allo stesso tempo competitiva». Alessandra Marzari è determinata.

È fatta così, del resto, la presidente del Consorzio Vero Volley, un unicum in Italia capace di comprendere sotto il medesimo cappello una cinquantina di società di pallavolo con due eccellenze, Monza e Milano, entrambi nella rispettiva massima categoria nazionale. A fine aprile, l’annuncio: la Libertas Cantù entra nel consorzio.

Un fatto inatteso, frutto della volontà del presidente Ambrogio Molteni di dare una prospettiva a medio periodo alla sua società (la firma ha valenza triennale) e della Marzari di trovare uno sbocco in A2 per i migliori pezzi del vivaio. «Si tratta dell’opportunità giusta al momento giusto», racconta pensando al momento che sta attraversando la società nella sua interezza e, di conseguenza, il volley. «È un accordo importante, che dà un segnale forte in questo momento così buio per il nostro movimento, additato erroneamente tra gli sport più pericolosi dell’era post Covid. Cantù farà parte anche del Vero Volley Network, un ingresso importante che ci rende soddisfatti», prosegue.

La Libertas, beninteso, non sarà utilizzata come una sorta di seconda squadra, ma entrerà a pieno titolo nel consorzio con un ruolo di primo piano subito dietro a Saugella e Vero. Ciò significa che «gli interscambi tra i tecnici saranno continui», con il progressivo inserimento in un modello di lavoro che trova nella permeabilità tra settori e categorie il suo principale valore aggiunto. Cantù, in questo senso, è un progetto del genere ci entra appieno.

«Aver la prospettiva di far crescere giovani atleti in A2, contando su una società seria, con una storia alle spalle, è molto importante per noi», prosegue la presidente, convinta che trovare spazio alle nuove leve sia sì importante, ma non debba diventare un assillo: «Anche tra i giovani è giusto che giochi chi se lo merita. Se uno è di prospettiva, lo spazio prima o poi lo trova. Nessuno deve pretendere il tutto e subito. Allo stesso tempo, è importante che lavorino in un contesto che dia loro fiducia», continua.

I giocatori, peraltro, non sono che uno dei tasselli attorno cui costruire la partnership. La Libertas, infatti, potrà utilizzare le strutture sportive del consorzio e, ancor più, condividere l’apporto tecnico del mondo Vero Volley, una vera e propria potenza pallavolistica sullo scenario italiano. «La condivisione della formazione è un elemento fondamentale all’interno del nostro network. Anche in termini di gestione tecnica, si tende a lavorare un unico metodo», sottolinea Marzari.

Lo sviluppo, insomma, lo si capirà cammin facendo. Le premesse, invece, sono chiare. Fin da subito.

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