Tecnoteam, c’è un po’ di luci
«Fiduciosi di partire il 23 gennaio»
La nuova data scelta dalla Federazione sprona l’ambiente di Albese
Sono ormai tre settimane che la Tecnoteam è ferma al palo. La positività al coronavirus di alcune sue tesserate, unita al posticipo a inizio 2021 del campionato di serie B1 di pallavolo femminile, ha di fatto bloccato la preparazione delle atlete del presidente Graziano Crimella, ferme in attesa che i test sanitari consentissero loro di rientrare in palestra e, allo stesso tempo, desiderose di avere una data a partire dalla quale sarebbe stato possibile giocare le prime gare ufficiali.
La B1, infatti, è stata posticipata dall’iniziale 7 novembre al successivo 22, con la decisione della Fipav di rimandare il tutto al mese di gennaio e, soltanto negli scorsi giorni, di individuare nel fine settimana a cavallo tra 23 e 24 gennaio 2021 il momento a partire dal quale dar nuovamente fuoco alle polveri.
Da qui, la decisione di ripartire, o quantomeno provare a farlo. «In questo momento abbiamo soltanto due assenti ancora in attesa di tampone di controllo, test che effettueremo in settimana. Martedì (domani, ndr), dunque, proviamo a ripartire», conferma il presidente Crimella.
Giocatrici e staff hanno voglia di riprendere da dove si sono fermati.
C’è un campionato da iniziare sullo sfondo; c’è una stagione, che si svolgerà a questo punto tutta nel 2021, da affrontare con l’idea di fare bene e di lottare per il vertice come promesso la scorsa estate.
Prima di pensare a tutto questo - ed è il pensiero di coach Cristiano Mucciolo - il fatto che esista una data per la ipotetica ripartenza dei tornei «è già tanta roba»: «Siamo felici - dice l’allenatore di Albesevolley - di poter iniziare di nuovo il cammino perché nella nostra testa c’è la voglia di svolgere al meglio possibile questo campionato. Anche in questo periodo un po’ complicato le ragazze hanno sempre dimostrato la loro volontà e la determinazione di voler riprendere il lavoro. Questa settimana saremo di nuovo in palestra, fiduciosi che il 23 gennaio sia davvero la data buona più che la volta buona».
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