Pancotto onesto: «Perdere di 30
non ci piace e ci dispiace pure»

Il tecnico biancoblù:«Le differenze maggiori tra noi e loro credo si siano viste principalmente in difesa».

«Non ci piace perdere di 30 punti. Non ci piace e ci dispiace pure. Anche se l’abbiamo fatto contro un’avversaria attrezzata per far bene non solo in campionato ma anche in Eurolega». Cesare Pancotto è assai onesto nella disamina post partita. Anche se poi trova le pezze giustificative per la sua squadra. «Dobbiamo prendere in considerazione due livelli differenti di preparazione che hanno avuto le due formazioni - fa presente -. Poi, c’è il vissuto e l’esperienza della formazione di Messina, che innesca una serie di fattori. Le differenze maggiori tra noi e loro credo si siano viste principalmente in difesa: nell’uno contro uno, nella difesa sul tiro da tre e a protezione dell’area dei tre secondi quando eravamo noi ad attaccare. Abbiamo pagato un po’ tutto, però abbiamo visto anche qualcosa su cui poter lavorare e qualcosa su cui migliorare».

«Nonostante questa partita persa - aggiunge - credo ci siano i presupposti perché la mia squadra possa presto sentirsi positiva in ogni momento, che non molli mai sino all’ultimo secondo, non solo perché è una cosa che amo, ma perché è un rendere merito alla tradizione di Cantù».

E a chi lo interroga riguardo i 6 rimbalzi in più catturati dalla San Bernardo nel contesto di una sfida dall’esito impietoso, l’allenatore dei biancoblù risponde sorridendo: «Trattasi di fake news, perché Milano ha tirato con altissime percentuali, però non mi dispiace questo dato statistico perché avevano difronte avversari dallo strapotere fisico contro i quali ci siamo comunque battuti».n Il suo collega Ettore Messina afferma: «Credo sia stata una buona partita, giocata con aggressività fisica e muovendo la palla in attacco contro una Cantù che è sempre squadra molto ben organizzata».

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