Porro: «Che incubo
Il Rally di Como temo salti al 2021»

Il pilota comasco è fermo. «Essendo Coppa Italia bisogna capire se correremo prima le gare zonali».

Tacciono i motori anche delle auto da rally, che solo l’anno scorso di questi tempi erano già ruggenti nelle gare di stagione.

Un silenzio assordante che fa più male perchè non si sa fin quando dovrà continuare. «Ho dovuto sempre lavorare, male ma lavoro – dice Paolo Porro, campione italiano Trofeo Rally Asfalto 2013 - in quanto i miei clienti sono quasi tutti chiusi . Sembra di vivere in un film. Anche solo a tornare a casa , pochissime macchine , in giro solo gente con la mascherina. In casa il weekend faccio di ogni. Dal giardino, a pitturare casetta attrezzi e poltrone, seminare il prato e cercare di fare qualche esercizio fisico per tenermi in forma. Spesa all’iperdrive online, sempre sensazione di paura quando si vede altra gente. Una situazione che non avremmo mai creduto di vivere e dalla quale non sappiamo quando ne usciremo».

Anche le gare chissà quando riprenderanno? «Secondo me o l’anno prossimo o quando riaprirà il ciclismo, molto simile al rally per assembramento di gente. In più bisogna vedere gli alberghi quando e come potranno riaprire per ospitare gli equipaggi e il seguito».

A rischio il Rally di Como in programma la prima settimana di novembre? «Bella domanda, anche perchè essendo finale di Coppa Italia, non si sa se si potranno fare le gare zonali per determinare i finalisti. Secondo me di rally se ne riparlerà nel 2021. Ma essendo adesso tutto sospeso, lasciamo aperta la porta alla speranza».

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