Proserpio e Mondazzi sul podio
Bronzo con riflessi chiaroscuri

Atletica Il primo si impone nel martello e dice: «Fino al penultimo lancio ero secondo». Il cabiatese, corsa, è deluso: «Un malanno si è fatto sentire»

Il bronzo è stato il metallo messo in bacheca da Alberto Mondazzi e Giacomo Proserpio nei Campionati italiani assoluti di atletica leggera. Due medaglie nelle specialità di fatica: i 5.000 per Mondazzi, il lancio del martello per Proserpio. Due medaglie che hanno lasciato anche un po’ di amarezza, con i due atleti comaschi che potevano anche chiudere più in alto. «Fino al quinto e penultimo lancio, ero secondo e speravo nell’argento -spiega Proserpio, 26 anni di Figino -.Ma va bene anche così:fine a due mesi fa non pensavo neanche di ritornare sopra i 70 metri. Ero in una situazione molto critica, già da qualche anno. Poi ho deciso di tornare dal mio vecchio allenatore, all’Atletica Lecco, Gian Mario Castoldi e adesso eccomi qui con il bronzo al collo».

Il comasco, che è cresciuto nel vivaio dell’Atletica Mariano, sotto la guida del tecnico Flavio Livio, accetta il verdetto del campo. «Il secondo posto sarebbe stato bello ma onestamente in gara c’era gente più forte di me. Almeno al momento», conclude.

Mondazzi, 25 anni di Cabiate, è rimasto deluso dal bronzo. «Il mio obiettivo era quello di provare a vincere - dice -. Però sono contento di come ho corso: non voglio trovare scusanti ma la settimana prima della gara ho avuto un malanno che purtroppo si è fatto sentire sulle gambe. Ho cercato di non pensarci e correre nello stesso modo che avevo programmato alla vigilia, partendo davanti e tenendo alto il ritmo nella prima metà».

Il comasco però non ha trovato collaborazione e così si è fatto da parte.

La gara si è decisa nella volata finale. «Ho stretto i denti e, pur non avendo le gambe “buone” per un cambio violento di ritmo, ho fatto un discreto sprint in progressione e ho preso il bronzo», ricorda Mondazzi, che è tesserato per la Casone Noceto. La stagione non è ancora finita per il cabiatese, che ha in mente un programma ambizioso. «Il mio obiettivo stagionale era quello di vincere un titolo italiano assoluto - dice -. Nelle prime due possibilità (10.000 e 5.000 in pista) ho ottenuto due terzi posti. Vorrà dire che ci riproverò in autunno nei 10 km su strada e nella mezza maratona». Un doppio impegno che richiede una preparazione specifica. «Sono consapevole che sarà molto complicato perché la concorrenza è fatta di atleti professionisti molto forti mentre io mi alleno nel tempo libero, dopo il lavoro -conclude Mondazzi -. Però voglio rimettermi ad allenarmi il prima possibile per trovarmi presto di nuovo nella situazione di competere per un titolo italiano».

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