Riecco il minibasket
dopo due anni di stop
Ci sono numeri contrastanti nelle varie società. Qualcuno ha perso, altri hanno guadagnato iscrizioni, ma regna ottimismo per una ripresa che sembra definitiva
Per la gioia dei bambini, ma anche degli istruttori e delle società, sono ripresi nei giorni scorsi i campionati di minibasket. I tornei si erano svolti per un mese, tra novembre e dicembre, prima del nuovo stop. Ma se escludiamo questo breve periodo, sono stati fermi due anni esatti. E’ il settore più colpito e più penalizzato dalla pandemia
Ripartenza
Adesso però si riparte, anche se con segnali contrastanti fra le società. C’è chi come la Vertematese ne ha risentito di più. «Siamo tra quelle società che durante questi due anni non hanno fatto attività, per diversi motivi – spiega Laura Galli -. Innanzitutto perché non abbiamo una palestra a disposizione, visto che è della scuola. E poi per una scelta societaria di prudenza. Adesso ci troviamo con il 30% in meno di bambini, da tre gruppi a due: i più grandi si sono spostati in altre società, e per quelli più piccoli ci sono ancora genitori che hanno un po’ paura. Però siamo ripartiti e sono ottimista. E’ giusto riprendere i campionati anche con numeri ridotti».
Flessione inevitabile per quasi tutti, ma in risalita alla Le Bocce Erba. «Siamo calati del 20% - dice Marco Saini -. In passato superavamo i 100 bambini e adesso sono 84. Sono però fiducioso: ne sono arrivati tre nuovi e molti ricominceranno».
L’attività infatti sta tornando a regime. «Nelle scorse settimane abbiamo svolto degli allenamenti con solo sei bambini, perché tanti erano a casa in sorveglianza attiva. Adesso vediamo che stanno tornando tutti. Abbiamo giocato le prime partiteA. Saini fa presente che «il gruppo che ha risentito di più della pandemia è quello dei 2015/2016, cioè i più piccoli. Forse i genitori preferiscono tenerli a casa».
Il serbatoio di minibasket più grande della provincia è quello della Virtus Cermenate. E qui paradossalmente i numeri sono perfino aumentati rispetto a quelli pre-pandemia.
«Abbiamo avuto un’esplosione: 180 bambini, più di quelli del 2019 – sottolinea Matteo Alberio -. Addirittura nella sola annata dei 2015 ne abbiamo 41, divisi nelle due palestre. Sarà stata la costanza del lavoro fatto in questi due anni, prima online e poi all’aperto: non ci siamo mai fermati. Come pure i progetti nelle scuole e le manifestazioni in paese. E quello che fai, la gente lo vede e si fida».
Riciclo
Alberio è responsabile tecnico anche del Minibasket Cantù, grazie alla sinergia fra le due società. «Qui ci sono 105 iscritti. Qualcuno in meno rispetto al passato, ma a settembre c’è stato un buon riciclo, e proprio adesso ne sono arrivati quattro nuovi. Siamo soddisfatti: abbiamo tenuto».
In generale, lo stop per la pandemia dove ha colpito di più? «Tutte le categorie hanno perso due anni. Ma le annate più grandi, Aquilotti, Esordienti e Under 13, sono quelle che ne risentiranno di più da un punto di vista tecnico» sostiene Alberio.
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