Hockey Como, per Tacci
subito la grana Casate

«La chiusura del palazzetto non è un problema da poco, per la prima squadra ma anche per le giovanili» dice il nuovo presidente

La soddisfazione per la vittoria nel derby con il Varese; la delusione per la nuova chiusura del palazzetto di Casate per i problemi legati alla tenuta statica della copertura. Il nuovo presidente dell’Hockey Como Massimo Tacci, che ha preso il posto di Luca Ambrosoli (massimo dirigente dal 2006, con una piccola parentesi di un anno, il 2007, con Carlo Morini al timone) ha avuto appena il tempo di gustare il successo con i cugini che si è subito dovuto calare nelle problematiche che hanno “angosciato” negli ultimi anni, il predecessore.

«La chiusura del palazzetto non è un problema da poco, per la prima squadra ma anche per le giovanili -dice Tacci che fa anche parte del consiglio direttivo dei Pesi Massimi -. Più a lungo durerà e più rischiamo di perdere anche dei giocatori della prima squadra. Sino alla fine del mese non abbiamo partite in programma a Casate, anche con le giovanili ma il problema rimane, visto che non potremo allenarci». L’unica soluzione è quella del Palagorà a Milano (società con la quale esiste una collaborazione) visto che il palazzetto di Varese è chiuso da mesi, quello di Chiasso lo sarà per almeno 5 settimane, per un problema ad una serpentina e a Sesto San Giovanni non c’è posto. «Dobbiamo trovare una soluzione al più presto per gli allenamenti, altrimenti la stagione sarà “rovinata», ammette con molta amarezza Tacci.

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