Il Como “straniero” si presenta
«Piedi per terra, niente follie»

Un italo-canadese e un russo nel roster di coach Malkov.

Il fascino dello straniero. Dopo diciassette anni l’Hockey Como, che ieri sera ha presentato la squadra al bar “Al quaranta4” in via D’Annunzio, potrà mandare sul ghiaccio anche giocatori non italiani. La società del presidente Luca Ambrosoli, ha infatti tesserato l’italo-canadese Marco Luciani e il giovane russo Andrei Ivanov.

Una novità è anche il portiere Fabio Del Vecchio,mentre per Mattia Meneghini e Niccolò Lo Russo, si tratta di un ritorno (dopo un anno sabbatico, il primo; dopo un periodo più lungo, il secondo).

Proprio dagli stranieri inizia l’analisi il direttore sportivo Matteo Roccaforte. «Abbiamo colto l’opportunità del regolamento e ne abbiamo tesserati due - spiega il diesse -. Toccherà a coach Petr Malkov (al terzo anno sulla panchina ndr) decidere, di volta in volta, in base anche agli avversari, chi mettere in squadra. Possiamo scegliere tra l’esperienza di Luciani e le doti fisiche di Ivanov».

«Sarà un torneo di Italian hockey league più difficile rispetto alle ultime edizioni - il pensiero di Roccaforte -. Tutte le squadre si sono rafforzate. Alcune, come il Varese, hanno fatto un mercato faraonico. Noi abbiamo portato avanti la nostra politica di stare con i piedi per terra e di non fare follie. Non è un caso se il Como non è mai fallito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA