Meti, sciatrice etiope
Vuol fare la chef ma va forte

«Era felice di quello che aveva fatto nella ginnastica, ma ha detto che lei voleva sciare», dice mamma Francesca

Quando si è resa conto di aver vinto il titolo di campionessa regionale di sci alpino, era totalmente incredula. Ma il suo primo pensiero non è stato quello di festeggiare, ma ha pensato all’amica-rivale che era la favorita e che invece aveva saltato una porta.

Questa è Meti Benzoni, nove anni di Capiago, piccola campionessa di una specialità, lo sci alpino che in Etiopia, paese dove è nata, non è sicuramente lo sport nazionale. Eppure lei sembra nata per stare sugli sci. «Li ha messi presto, quando non aveva ancora tre anni -spiega mamma Francesca -.La nostra è una famiglia che ama la montagna e ogni fine settimana andiamo in Valchiavenna. E’ stato quasi una conseguenza logica, farle provare lo sci».

Meti cresce e nel frattempo prova anche l’artistica, con la Ginnica 96. Vince pure una medaglia ma quando deve scegliere non ha dubbi. «Era felice di quello che aveva fatto nella ginnastica, ma ha detto che lei voleva sciare -dice mamma Francesca -. Io e suo padre Paolo siamo rimasti sorpresi ma non abbiamo voluto contraddirla». Così ha iniziato a fare qualche gara da Superbaby. Andava bene tanto che, in alcune circostanze, è stata fatta partire assieme alle più grandi. La prima società è stata il Penna Nera, dove ci sono tanti atleti comaschi. Poi è arrivata la pandemia e la perdita dell’anno, sino al passaggio, solo per motivi pratici al Circolo Sciatori Madesimo. Per la capiaghese iniziano i confronti con le valtellinesi e, anche qui a sorpresa, tiene testa. La scorsa settimana ecco il Campionato regionale.

«Nemmeno lei si aspettava la vittoria - spiega mamma Francesca -. Noi saremmo stati contenti anche di un piazzamento nei primi venti ed invece è arrivata prima, in una gara con oltre cento partecipanti. Al traguardo per poco non ci veniva un colpo». La reazione della giovane campionessa era sorprendente. «Oltre al rammarico per la disavventura dell’amica, mi ha detto:ma perché tutta questa fortuna è capitata a me? -dice la mamma -. E’ una bambina stupenda e dolcissima. “Meti ti sei impegnata e te lo sei meritata”, le ho risposto».

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