Tira aria di Coppa del Mondo
Molteni: «I big come stimolo»

Il giovane velocista di Cabiate entra nel nuovo gruppo 2 azzurro

È arrivata l’ufficialità: Nicolò Molteni farà parte, nella prossima stagione, del gruppo 2 di Coppa del mondo delle discipline veloci.

Un altro importante passo in avanti per il cabiatese che ora è alle spalle del quartetto d’èlite (Dominik Paris, Christop Innerhofer, Emanuele Buzzi e Mattia Casse) con il sogno del debutto in Coppa del Mondo sempre più vicino ad essere realizzato.

La presenza comasca nelle squadre nazionali è garantita anche da Ilaria Ghisalberti (nel gruppo G di gigante e velocità) e Simon Talacci (nel gruppo C) due atleti non nati nella nostra provincia ma cresciuti e allenati rispettivamente nel Gb ski club Asso e nello Ski racing team Lenno. Fuori ancora l’altra lennese Maria Luisa Bertani. «Sono molto contento che sia stata fatta questa squadra -il pensiero di Nicolò Molteni -. Con i big davanti almeno riusciremo a portare avanti il lavoro fatto fino a qui avendo anche lo stimolo di avere loro come punto di riferimento».

Nelle parole del cabiatese c’è tutto l’entusiasmo per una novità attesa e finalmente arrivata. E ci sono anche le motivazioni che hanno portato i responsabili e creare il gruppo 2 che è l’anticamera dell’èlite con la possibilità concreta di essere chiamati per la Coppa del mondo. Anche perché non saranno mai solo quattro atleti a difendere i colori azzurri nel Circuito bianco.

Molteni ha un’altra caratteristica che ne fa uno dei prospetti più interessanti:l’età. Il cabiatese infatti è il più giovane del sestetto e il 27 luglio prossimo compirà 23 anni. Il più vicino è Alexander Prast (che però dovrà ottenere il benestare della commissione medica, a seguito del grave infortunio rimediato nella passata stagione) che compirà 25 anni, anche lui a luglio. Florian Schieder è del 1995; Pietro Zazzi del 1994; Guglielmo Bosca del 1993 e Matteo Marsaglia addirittura del 1985.

La carta d’identità gioca a favore di Molteni che avrà la possibilità di fare esperienza che tornerà utile, magari per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026. Nel frattempo il portacolori dell’Esercito potrà allenarsi, praticamente sempre e non solo nelle occasioni eccezionali (quest’ultime azzerate in tempo di Covid per evitare i contatti tra “bolle” diverse) con i big azzurri. A partire dalla preparazione estiva che inizierà nel prossimo mese e che quest’anno dovrebbe tornare a comprendere anche la trasferta in Sud America.

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