«Un nuovo accordo sui giovani»
È quello da trovare ora con il Pgc

«Non possiamo trattenere i nostri ragazzi»dice sconsolato Dmitry Gerasimenko che vuole così cambiare.

Il suo desiderio, non l’ha certamente nascosto Dmitry Gerasimenko durante l’incontro di ieri, era e resta quello di avere cinque italiani del Progetto Giovani campione d’Italia Under 20 nel roster della squadra di serie A. «Ma la società non può trattenerli» ha puntualizzato con una vena d’amarezza ed ecco il motivo per il quale ha intenzione di trovare un accordo con Antonio Munafò (responsabile del Pgc nonché socio della Pallacanestro Cantù), per (ri)unire le due realtà. «Antonio (Munafò, appunto, ndr) investe soldi e tempo nelle giovanili, sono convinto che nei prossimi giorni raggiungeremo un accordo».

Un passo indietro, per capire di cosa stia parlando. Il Progetto Giovani Cantù è il sodalizio nato nel 2007 dall’unione tra Pallacanestro Cantù e Team Abc per sviluppare in maniera sempre più professionale il settore giovanile canturino. In pratica, il Pgc fa settore giovanile su incarico della Pallacanestro Cantù, con quest’ultima che gli corrisponde un contributo annuo a fronte di una successiva divisione dei premi incentivanti.

Per inquadrare storicamente il momento, sono gli ultimi anni della gestione Corrado e in quel periodo diversi club di serie A si affidano a società satellite in materia di settore giovanile così che, innanzitutto, nella malaugurata ipotesi il club di serie A fosse costretto a chiudere non si ritroverebbe svincolati anche tutti i giocatori del settore giovanile. E, in secondo luogo, che il premio incentivante (quello che la società nella quale il giovane approda dovrà versare a quella da cui il giovane proviene, dopo il compimento del suo 21° anno d’età; il cosiddetto premio Nas) continui a essere corrisposto al club dilettantistico.

Ebbene, tornando a oggi, premesso che Zugno ha già un contratto professionistico in essere con la Pall. Cantù (con clausola d’uscita) poiché tesserato la scorsa stagione per la serie A e che dunque il suo caso esula da quelli da trattare, Gerasimenko vorrebbe avere la certezza che tutti i ragazzi delle giovanili abbiano quale sbocco naturale la Pall. Cantù. In sostanza, ora un giovane non sotto contratto, dopo essersi svincolato, ossia dopo il compimento dei 21 anni, è libero di scegliersi la destinazione e se Cantù intende metterlo sotto contratto deve ottenere il suo placet al trasferimento nelle liste della Pall. Cantù, oltre al via libera del Team Abc.

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