Un portiere ai Mondiali
Calcio? Non para ice hockey

L’Italia di para ice hockey, con il bregnanese Santino Stillitano a difendere i pali, si prepara alla rassegna iridata dal 19 giugno

PARA ICE HOCKEY

Tre vittorie con la Germania per lanciare l’avventura mondiale nel migliore dei modi. L’Italia di para ice hockey, con il bregnanese Santino Stillitano a difendere i pali, ha incontrato nel fine settimana sul ghiaccio del PalaSmeraldo di Fondo, in Trentino, i “colleghi” tedeschi in tre test match, tutti dall’esito positivo.

«Era l’ultimo raduno prima del mondiale -spiega Stillitano, il meno giovane, con i suoi 51 anni, della comitiva azzurra -. Le sensazioni sono state positive, al di là delle vittorie contro un’avversaria tosta come la Germania». L’iridato scatterà a Ostrava in Repubblica Ceca, il 19 giugno e sarà fondamentale anche in chiave olimpica. «Le prime cinque della classifica finale andranno a Pechino 2022 -aggiunge il bregnanese -.Ce la possiamo fare, anche se non sarà semplice. A livello personale voglio partecipare alla quarta Paralimpiade:sarebbe un sogno. Poi potrei anche pensare di appendere i pattini al chiodo». Un ritiro che coach Massimo Da Rin proverà a scongiurare, vista l’importanza del comasco nell’equilibrio della nazionale. Il tecnico vede l’età non come un handicap ma come un valore aggiunto.

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