14 progetti e 16 mld per creare rete elettrica Mediterraneo

Il piano d'azione è stato messo a punto da Med-Tso, l'associazione formata da 20 gestori elettrici dell'area Med, che ha illustrato a Bruxelles i risultati ottenuti dopo tre anni di lavoro. Italia in prima linea.

BRUXELLES - Quattordici progetti e un investimento globale di 16 miliardi di euro: tanto servirà per connettere nei prossimi anni i Paesi che si affacciano sulle due sponde del Mediterraneo e dare vita a un'unica, grande rete elettrica sostenibile e capace di rifornire circa 500 milioni di consumatori. Il piano d'azione è stato messo a punto da Med-Tso, l'associazione formata da 20 gestori elettrici dell'area Med (tra cui l'italiana Terna), che oggi al Parlamento europeo ha illustrato i risultati ottenuti dopo tre anni di lavoro.

 

"Le interconnessioni transfrontaliere nella regione Euro-Mediterranea sono più di un'opzione, sono una reale necessità per raggiungere gli obiettivi nazionali e regionali dell'agenda politica energetica", ha sottolineato nell'occasione il segretario generale di Med-Tso, Angelo Ferrante.

 

Diciotto i Paesi Ue ed extra-Ue interessati dal piano d'azione a cui hanno lavorato ben 146 esperti e che prevede tra l'altro anche la realizzazione di 2200 km di nuove linee. I lavori potrebbero concretamente essere avviati nel 2030. In questo contesto, L'Italia, grazie alla sua posizione geografica, potrà svolgere un ruolo da protagonista con progetti che riguardano alcuni paesi del nord Africa.

 

Il progetto Med-Tso è stato avviato grazie a un finanziamento Ue di oltre tre milioni di euro. La seconda fase del progetto - fino al 2020 - dovrebbe prendere presto il via con la firma di un nuovo accordo tra Med-Tso e Bruxelles.

 

 

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